Bergamo, gli ultimi mesi «Partiremo bene, presto tutte le cattedre coperte»

Il provveditore agli Studi, Andrea Bergamo, ex docente alle medie ed ex preside del Primo Istituto Comprensivo Statale di Padova (presidenza nella media Petrarca), andrà in pensione il prossimo 31 dicembre. Per la sua sostituzione l’Ufficio Scolastico Regionale ha bandito una gara, le cui domande di presentazione scadranno il 14 settembre. Questo, quindi, è il suo terzo ed ultimo anno scolastico come dirigente dell’Ufficio Scolastico di Padova e Rovigo.
L’avvio di quest’anno scolastico sarà regolare oppure no?
«Non ci saranno particolari problemi. Domani le cattedre non saranno già tutte coperte, ma, nell’arco di pochissime settimane, tutto sarà regolare. D’altronde le Gae si sono esaurite presto e spetta, quindi, ai singoli presidi nominare le supplenze annuali disponibili».
Ogni nuovo ministro, che arriva in Viale Trastevere, fa sapere che intende effettuare una rivoluzione in tanti settori del Miur.
«Ormai è una tradizione acquisita. È un’abitudine consolidata che fa parte dell’altalena della politica. Sono convinto che anche l’attuale ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, farà cose buone anche perché è un uomo che ha lavorato per anni nel mondo della scuola. È stato anche provveditore agli Studi di Milano».
Cosa dice della situazione relativa ai vaccini?
«Le scuole devono seguire la legge che, nel governo precedente guidato da Gentiloni, fu fatta approvare dai ministri Lorenzin e Fedeli. Il nodo, però, non è stato sciolto del tutto. Nei prossimi giorni o, addirittura, nelle prossime ore, però, dovrebbe essere approvato il tanto atteso emendamento sull’autocertificazione. Vediamo come andrà a finire. Nelle scuole statali padovane i no vax non sono tantissimi anche perché la stragrande maggioranza dei genitori, stranieri compresi, sta dimostrando di avere piena fiducia nell’obbligatorietà dei dieci vaccini».
Cosa pensa della Legge 107, chiamata anche “La Buona Scuola”, voluta dal governo Renzi?
«È una legge che non è stata ben capita anche da tanti addetti ai lavori. Invece è una normativa rivoluzionaria che ha fissato le nuove regole dell’alternanza scuola-lavoro, peraltro già anticipata, in parte, dalla Regione Veneto; ha creato nuova occupazione con una valanga di nuovi ruoli; ha istituito in quasi tutte le scuole i cosiddetti organici di potenziamento».
Quale messaggio lancia ai docenti e ai ragazzi?
«Sono sicuro che i docenti padovani s’impegneranno al top anche nell’anno scolastico 2018-2019 per raggiungere tutti gli obiettivi inseriti all’interno del Pof (Piano Offerta Formativa). Ai ragazzi, poi, rivolgo un saluto cordiale e ricordo il valore fondamentale dell’istruzione».
F.PAD.
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