Bersani a Padova lancia Zanonato e Moretti

PADOVA. «Se l’Italia è strangolata da Bruxelles la colpa è solo di Berlusconi. I patti li ha firmati lui con Tremonti, tre anni prima della Francia: fiscal compact, patto di stabilità, tetto del 3% del deficit ci legano le mani ma le colpe sono solo di Berlusconi. Ecco perché il 25 maggio l’Europa può cambiare se vince l’asse riformista di Martin Schulz del Pd e del Pse». Pierluigi Bersani sale sul palco con Flavio Zanonato, appena Alessandra Moretti conclude il collegamento con Lilli Gruber dela «7» e viene salutato o da un sincero applauso. Il Palageox di Padova è tutto per lui.
Sono le 9 e mezza di sera e con Flavio Zanonato è andato a festeggiare i 90 anni di Laura Santinello, militante comunista e partigiana, che ha pianto dalla gioia. Bersani che ti fa gli auguri, è davvero un’emozione fortissima. E lui, il leader del Pd che un anno fa ceduto la guida di palazzo Chigi a Enrico Letta, dice con orgoglio: «Non finirà come nel 2013, con il Pd che batte per un soffio Grillo. Il voto delle europee sancirà il trionfo del Pd» e per annodare il filo della memoria, torna su una battuta passata agli annali: il giaguaro non si è smacchiato da solo, non era proprio una sconfitta quella del Pdl, ma poi le truppe del Cavaliere si sono sfasciate e ora Alfano governa con Renzi. Grillo vuole uscire dall’euro, ma è pura follia», spiega Bersani. Insomma, se l’Italia è cambiata, se il Cavaliere è fuori gioco per sempre il merito è anche mio, dice Bersani .
Al suo fianco c’è Alessandra Moretti, la sua ex portavoce capolista della circoscrizione Nordest, un astro nascente che grazie all’entusiasmo e all’energia di Matteo Renzi sta trascinando il Pd oltre al soglia del 30% anche in Veneto. Contro di lei Beppe Grillo ha lanciato una campagna durissima sul web ma lei con un tweet ha messo fine a tutte le polemiche: «Votazione per arresto di Genovese, presenze in aula: Pd 82% Movimento 5 stelle 70%. Forse gli altri erano a fare il weekend al mare». E l’Europa?
«Noi siamo la forza più credibile per chiedere a Bruxelles di cambiare dopo dieci anni di governo dei partiti di centrodestra, con Barroso alla testa della Commissione Ue: il rigore ha fallito, bisogna tornare al sogno originario dei padri dell’Europa».
Tocca a Flavio Zanonato, che si sofferma sulla fine dello Stato-nazione e gli effetti devastanti della globalizzazione con un esempio concreto: per bloccare il dramma dell’immigrazione e dei profughi dall’Africa bisogna firmare gli accordi con i governi dei paesi del Mediterraneo, come abbiamo fatto con l’Albania. E da allora i barconi non arrivano più a Bari e in Puglia».
La palla torna ad Alessandra Moretti, che riconosce a Bersani di aver portato in parlamento il 45% di donne e una squadra di giovani che sta provando a cambiare l’Italia. «Lo scoglio più difficile è la riforma del Senato, poi bisogna far ripartire l’economia, dare lavoro ai giovani e colmare il divario tra le grandissime ricchezze e la povertà». Arriva anche Ivo Rossi, in corsa per la riconferma a sindaco: c’è ottimismo, aria di trionfo. Sarà davvero così?
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