Bicipolitana, relax e brividi sulla linea 10

Da Chiesanuova a piazza Garibaldi, ecco la linea 10 della Bicipolitana che nascerà. Nel giorno in cui il tavolo tecnico del Comune affronta il progetto della rete ciclabile, con dodici percorsi (più tre rami monchi) e cinque circolari, facciamo un test su uno dei tracciati più trafficati, partendo dal terribile incrocio del centro commerciale Brentelle.
Sono 3,7 i chilometri che separano il confine con Rubano dall’inizio di corso Milano. Ed è una pista invidiabile, quella costruita lungo via Chiesanuova. Due corsie sufficientemente larghe, protette da archetti, sempre ben separate dalle auto e dai pedoni, che camminano a lato sul marciapiede. La promiscuità dura poche decine di metri, nel primo tratto, dove le bici sono costrette a qualche slalom di troppo. Ma poi ci si immette sulla pista vera e propria ed è quasi tutta una passeggiata rilassante. Le insidie sono solo agli incroci: nessuno è rialzato, quasi tutti sono a raso con la strada principale, le auto svoltano quasi sempre senza guardare ed è bene fermarsi. La messa in sicurezza della linea dovrà partire da qui. Sul cavalcavia, invece, le bici viaggiano per conto loro, ancora in sicurezza, per sbucare alla rotonda di corso Milano sempre sulla corsia riservata. Qui però comincia l’inferno. La pista muore al terzo metro del marciapiede di corso Milano, che si restringe al punto che due pedoni affiancati non ci stanno. Per i ciclisti è inevitabile buttarsi sulla strada e affrontare la lotteria degli sportelli: le auto parcheggiate si aprono all’improvviso e ci vogliono prontezza di riflessi e fortuna per evitare l’impatto. Corso Milano ha un traffico disordinato, imprevedibile e pericoloso: nessuno metterebbe un bambino su una bici in quella strada. Ecco perché la linea 10 della Bicipolitana nasce con il bollino rosso che individua i tratti di massima pericolosità. Arrivare in piazza Garibaldi è un azzardo, per adesso. Servirà una corsia dedicata, anche qui, a costo di sacrificare parcheggi - e poi chi li sente i commercianti - oppure di prevedere una deviazione su strade parallele. Le stesse su cui si spostano i ciclisti più saggi adesso: a destra su via San Pietro, a sinistra su via Patriarcato e fino a piazza Capitaniato, per sbucare in piazza dei Signori, oppure dritti in via Santa Lucia fino al capolinea che sarà. Perché per adesso l’importante è arrivare a destinazione. Con la Bicipolitana sarà una passeggiata.(cric)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova