Billa: «I guadagni pasquali andranno in beneficenza»

PADOVA. Aperti a Pasqua, ma il guadagno sarà devoluto in beneficenza. Lo ha annunciato la catena di supermercati Billa in vista dell’apertura straordinaria di domenica che ha sollevato le contestazioni dei lavoratori, del mondo sindacale e politico. «Viviamo in tempi in cui è importante essere aperti alle esigenze dei cittadini, ai bisogni dei turisti», si legge in un inserto a pagamento sui giornali in cui la catena annuncia di rimanere aperto a Pasqua devolvendo «tutto il guadagno alla Fondazione Città della Speranza onlus».
Il volantinaggio. Serrande alzate dalla 8 alle 14 ai punti vendita di via Chiesanuova di via Facciolati. Una decisione che indotto Filcams-Cgil (non invece da Fisascat-Cisl e da Uiltucs-Uil) a proclamare lo sciopero. Ieri mattina, invece, proprio davanti al punto-vendita di Chiesanuova, i rappresentanti del Pd, tra cui Piero Ruzzante, Claudio Sinigaglia, Massimo Bettin, Gian Luca Gaudenzio e Margherita Colonnello, hanno distribuito, dalle 11 alle 12, una valanga di volantini, in cui viene contestata la decisione di Billa e, nello stesso tempo, s’invitano i consumatori a non fare la spesa a Pasqua. Spiegano i consiglieri e dei dirigenti del Pd che hanno distribuito i volantini: «La liberalizzazione indiscriminata degli orari non ha aiutato i commercianti a superare la crisi e non ha creato nuovi posti di lavoro», dichiara Piero Ruzzante. Anche Sel ha preso posizione contro le aperture domenicali. «Non ci guadagnano le commesse, ma neanche la grande distribuzione», sostiene Maria Teresa Di Riso, «Chi faceva la spesa al sabato, oggi la fa alla domenica. In tutti i modi è arrivata l’ora per modificare il decreto Salva Italia, approvato nel 2011 dal governo Monti che, invece di salvare l’economia e l’occupazione, ha affossato i diritti dei lavoratori ed ha fatto morire anche a Padova centinaia di negozi di vicinato».
I clienti. I clienti del supermercato hanno opinioni discordanti sulle aperture. «Lavoro in ospedale», dice Andrea Barbieri, «Anche a me è capitato, qualche volta, di essere di turno a Pasqua o a Natale. Assieme agli ospedalieri lavorano anche i ferrovieri e gli addetti alla ristorazione. Non ci vedo nulla di strano che alcuni supermercati decidano di restare aperti durante le festività più importanti». Diverso il commento di un pensionato: «Non è una scelta giusta perché si calpestano i diritti dei lavoratori conquistati con tante lotte», afferma Salvatore Naddeo, «Che bisogno c’è di fare la spesa proprio nel giorno di Pasqua?».
Le altre aperture. Numerosi i negozi, i supermercati, i centri commerciali e i grandi magazzini che resteranno aperti a Pasquetta, venerdì 25 aprile e giovedì Primo maggio. Lunedì saranno aperti svariati Alì, i Despar di Fiesso d’Artico e di Abano e l’Auchan di via Venezia. Nella Festa della Liberazione resteranno aperte anche alcune botteghe di Sotto al Salone e Rizzato Calzature, in via Venezia, mentre durante la Festa dei Lavoratori apertura a nastro anche per La Rinascente, Coin, Oviesse, il Pam, in Piazzetta Garzeria, il Punto Despar in franchising, di Andrea Gianesini, in via Aspetti e il solito banco di ortofrutta all’Arcella, gestito dal bengalese Mohammed Elhal. Aperto, infine, sia il 25 aprile che il Primo maggio, anche il nuovo megastore cinese Cvg in Galleria Garibaldi, che sarà inaugurato il prossimo mercoledì, 23 aprile.
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova