Bimba di 3 anni si punge al parco con una siringa usata
L’ago abbandonato in via Platone, la piccola si è sottoposta a tutti gli accertamenti. Il sindaco: «Fototrappole e Daspo»
MONTEGROTTO TERME. A Montegrotto Terme, al parco tra via Platone e via Socrate, una bambina di tre anni si punge con una siringa giocando nel parco dietro casa e finisce in Pronto soccorso. La denuncia arriva dal padre della bimba, Niccolò Tovazzi, che ha deciso di rendere pubblico l’episodio nella speranza che vengano presi provvedimenti per mettere in sicurezza il parco.
Venerdì scorso la bimba mentre giocava nel parchetto dietro casa in via Platone si è punta con una siringa abbandonata nel prato. La piccola è stata immediatamente portata al Pronto soccorso di Padova ed è stata sottoposta ad un primo controllo.
«Bisognerà attendere parecchi mesi per sapere se ha contratto qualche malattia, come epatite C o B, tetano o Hiv», osserva sconsolato il padre Niccolò.
Proprio l’altra sera, tra l’altro, i vicini di casa hanno rinvenuto un’altra siringa nel verde. «Non avrei mai pensato di trovare nel parco del mio quartiere delle siringhe abbandonate», dice il papà della piccola. «Mi sento in obbligo di avvisare tutti i genitori che frequentano il parco di via Platone con i figli che non è più un luogo sicuro. La cosa mi spaventa perché non sono più sereno e non potrò più lasciar camminare e giocare mia figlia in quel parco».
Secondo Tovazzi è necessario intervenire per «mantenere la pulizia, l’ordine e il decoro nei parchi, affinché non diventino luoghi di degrado e luoghi pericolosi per i nostri figli. Non accetto che uno dei quartieri più prestigiosi di Montegrotto possa diventare un luogo di rifugio per drogati. Il nostro parco è piccolo ma è abbandonato a sé stesso: cestini sfondati, alberi morti, poca illuminazione, fontanella non funzionante».
«Vorrei sapere perché non siano state messe le telecamere come in molte altre parti di Montegrotto. Sono venuto a conoscenza di altri episodi di degrado e violenza in altri luoghi del nostro Comune. Chiedo che l’amministrazione intervenga e riprenda il controllo».
In tema, va ricordata l’irruzione di un paio di malviventi incappucciati all’interno del parco ex Zeus, appena qualche giorno fa. Dopo aver avvicinato un gruppo di ragazzini, i due hanno sottratto loro le biciclette, fuggendo poi come nulla fosse.
L’amministrazione di Montegrotto, informata dell’accaduto dopo che la famiglia ha avvisato i carabinieri, si è immediatamente messa in contatto con i genitori.
«Il parco in cui la bambina si è punta» spiega il sindaco Riccardo Mortandello «è un piccolo spazio pubblico, poco frequentato e in generale uno dei più tranquilli della zona, un parco in cui non ci sono mai state segnalate scorribande come invece è accaduto nei parchi principali. In ogni caso, abbiamo subito disposto di intensificare i controlli nella zona da parte della Polizia locale. Fin da ora avvisiamo che non esiteremo a mandare provvedimenti di Daspo per allontanare chiunque venga considerato pericoloso per l’incolumità pubblica».
E ancora: «Prevediamo inoltre di utilizzare fototrappole acquistate dal comune per stanare chi abbandona i rifiuti anche all’interno dei parchi, un’azione che servirà anche come deterrente, anche per evitare che i tanti cestini vengano utilizzati in maniera non consona, ossia come bidoni per la spazzatura di rifiuti domestici».
Il sindaco aggiunge una riflessione: «Svolgeremo ogni accertamento necessario, ma ho il sospetto che l’episodio possa essere un dispetto tra vicini di casa per dissapori nati per l’utilizzo del parco durante il lockdown. Sono veramente dispiaciuto e, pure da padre di un bimbo piccolo, solidale con la famiglia della bambina, ma sottolineo che tutti i dati dimostrano che Montegrotto è un territorio sicuro». ––
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