Bimbo scosso, eseguita l’autopsia sul corpicino: slitta la data del funerale

MESTRINO. Ieri mattina mamma e papà di Michele hanno incontrato l’avvocato Leonardo Massaro: è stato un colloquio straziante avvenuto proprio al termine dell’autopsia sul loro bimbo di 5 mesi. L’esame è stato compiuto dal dottor Andrea Porzionato dell’Università di Padova. I risultati non sono noti, pare che si siano trovate conferme di un forte scuotimento che di fatto ha portato alla morte del piccolo. La famiglia non aveva nominato nessun consulente di parte nell’esame disposto dal pubblico ministero Roberto Piccione. Il 27 dicembre scorso proprio il dottor Porzionato, assieme al collega Raffaele De Caro aveva visitato il bimbo in ospedale, proprio per verificare se fosse ridotto così in seguito ad un episodio o a plurime violenze.
l’accusa cambia
La mamma di Michele, che sembra non aver metabolizzato ancora in modo completo i fatti accaduti - a differenza del papà - risulta ancora formalmente indagata per lesioni volontarie gravissime. Con la morte del neonato il quadro cambia: è ancora immutato per l’assenza del magistrato, ma è ipotizzabile che l’accusa viri verso l’omicidio colposo. Più grave sarebbe l’imputazione di omicidio preterintenzionale. «Francamente vedo come la più probabile quella colposa» dice il legale della famiglia. La tragedia è anche per chi resta. Gli accertamenti della commissione medica non avrebbero rilevato altri traumi o lesioni nel bimbo - escludendo in qualche modo che vi fossero maltrattamenti precedenti - e anche l’esame tossicologico è risultato negativo. Quindi si tratterebbe - sempre nel campo delle ipotesi - di un fatto unico. Inconsciamente quel piccolo che piangeva andava fermato. Un gesto istintivo che può sopraffare una madre esasperata da ritmi e dai pianti del neonato.
slitta il funerale
Oggi dovrebbe arrivare il via libera della procura alla sepoltura. Per i genitori sono giorni strazianti, molti a Mestrino proteggono la donna per un gesto istintivo che ha portato alla morte di quello che aveva di più prezioso. «Che sia colpevole o no ha già la sua condanna» dicono in molti. Una tesi difficile da contestare. I genitori hanno autorizzato l’espianto di cuore e fegato, un gesto d’amore che ha salvato due bimbi malati in lista d’attesa. «Da due ore e mezza continuava a piangere. Mio marito dormiva, io ho preso in braccio il bambino. L’ho cullato per calmarlo... Non ricordo di averlo scosso... Ha smesso di piangere, l’ho rimesso a letto. E mi sono accorta che non respirava più» aveva raccontato la madre sabato sera nella caserma dei carabinieri di fronte al pm. Le lesioni al cervello sono state fatali per la sua vita. —
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