Bitonci si mette la divisa «Sarò un sindaco-sceriffo»

Scontro sulla sicurezza. La replica di Giordani: «Vada a fare un giro a Mortise» Niente confronto tra candidati: non c’è accordo sulle regole ed è tardi
«Io voglio essere proprio un sindaco-sceriffo. E mi metterò anche il cappellino in testa». Tra il serio e il faceto, Massimo Bitonci assume un atteggiamento “gentiliniano” per rispondere alla visita del ministro degli Interni Marco Minniti a sostegno del suo competitor Sergio Giordani. E lo scontro sulla sicurezza, tema “principe”, della campagna elettorale si infiammo. «Massimo, ti stimo. Ma non sei adeguato a Padova – risponde il rivale – Litigando con tutti non hai risolto nulla, anzi hai prodotto la Prandina».

Bitonci: io unica soluzione.
«Bitonci è l’unica soluzione per la sicurezza dei padovani», rivedica l’ex sindaco. che è andato all’attacco del ministro
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: «Aveva detto che avrebbe chiuso Bagnoli. Non l’ha fatto – spiega l’ex sindaco leghista – Ha solo spostato alcuni profughi negli appartamenti, anche a Padova. Noi siamo contrari all’accoglienza nei condomini, che mette in difficoltà chi vive tranquillo nel suo palazzo». E sulla Prandina Bitonci non fa sconti a nessuno: «Quello che dicono è scandaloso – spiega – Quando fu proprio il prefetto Impresa, attraverso Alfano e la sottosegretario Degani, a decidere di aprire la Prandina: ci sono collegamenti evidenti».

Giordani: ora si cambia.
«Perché l’ex sindaco non va a raccontare le sua favole agli abitanti di Mortise, dopo che ha dato le case comunali, fuori graduatoria, alle famiglie nomadi?», è replica del candidato delle civiche e del Pd Sergio Giordani. «I padovani stiano tranquilli: con me non ci sarà mai un centro di accoglienza alla Romagnoli – prosegue Giordani – Basta agitare paure, non serve a nulla».

I comitati di Saia.
Sui comitati per la sicurezza in ogni quartiere, promessi da Giordani, c’è una curiosa rivelazione di Maurizio Saia:«Li avevamo pronti. Abbiamo lavorato un anno a questo progetto con l’università, preparando 20 ragazzi e ottenendo l’approvazione del ministero – racconta l’ex assessore – Bitonci li ha bloccati senza motivo. O forse per un solo motivo: erano un’idea mia e non sua».

La sfida dei confronti.
Si “sgonfia” invece la polemica sui confronti, perché a una settimana dal voto è fuori tempo massimo. «Io sono pronto a farlo – ha detto ieri Giordani – Personalmente preferisco confrontarmi con gli elettori. Ma se i sostenitori di Bitonci vogliono sentire un candidato diverso li capisco: non sono più sicuri di votarlo». «Abbiamo avuto molte occasioni e non si è mai presentato – replica Bitonci – Se vuole un confronto facciamolo. Ma solo noi due e senza “protezioni”, un botta e risposta reale».
(c.mal.)

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