Biz racconta la sua battaglia per non essere dimenticato

«Sono emozionato, è la prima volta che parlo davanti a una platea, in pubblico». Andrea Bizzotto, il 33enne cancer fighter che ha scritto un libro per la sua piccola di un anno e mezzo, stasera farà il suo esordio a Cittadella con «Storia di un maldestro in bicicletta».
il suo libro
È la lettera d’amore di un giovane papà che lotta contro il cancro e che vuole lasciare la sua biografia, le sue emozioni, i suoi pensieri alla figlia «per il tempo che verrà», come si legge nel retro del libro stampato alla Graphico di Cittadella e che verrà presentato alle 20.45 in villa Rina. Una serata in cui si intrecceranno parole, musica, teatro: il sindaco Luca Pierobon e l’assessora al Sociale Marina Beltrame porteranno il loro saluto, l’amica dell’autore Rebecca Frasson svilupperà il senso della sua prefazione al libro, l’attore Giacomo Rossetto di Teatro Bresci leggerà alcuni passi. E poi toccherà al Biz prendere in mano la chitarra, comporre gli accordi e cantare la poesia dedicata alla bimba, una melodia composta quando aveva 17 anni ma che fino a poche settimane fa era rimasta senza testo. Ora quell’energia giovanile ha trovato le parole. Per il papà che ha commosso l’Europa sarà l’occasione per dire semplicemente la sua verità, senza retorica, i fatti con la loro potenza essenziale: la vita, la malattia e un destino che appare segnato, una bambina bellissima che ha stretto una foto di papà nei lunghi periodi che lo hanno costretto in ospedale, l’amore della moglie Maria Brandt. E poi un libro, perché parole e carta fissino per sempre le ragioni della felicità.
La storia del Biz è quindi ora a disposizione, sta maturando un interesse e si stanno innescando nuovi gesti di generosità, di slancio: un’azienda di Treviso, la Tesy Software, ha deciso di acquistare cento copie e regalerà per Natale ai propri dipendenti il libro del papà volato in Germania a creare gelati e che qui ha costruito la sua famiglia; e poi si è fatta avanti la Ericed srl di Marostica (Vi): anche questa realtà ha già ordinato una ventina di copie, da destinare agli impiegati, per intrecciare la forza di un messaggio e la solidarietà.
la catena solidale
«Sono tanti gli ammalati di cancro che mi scrivono», racconta Andrea, «c’è bisogno di condividere un’esperienza, di capire insieme l’approccio a questa sfida, e poi c’è il desiderio di darsi forza, e nuovi obiettivi, voglia di vivere».
È arrivato sabato pomeriggio dalla Germania, all’ultimo un problema ai polmoni sembrava poterne compromettere il viaggio, ma anche questa ulteriore sfida è stata vinta, e quindi di corsa in aeroporto, Giulia Grace presa per mano, a volare verso la terra natale. A seguire il Biz stasera ci sarà anche una televisione nazionale tedesca, la Ard, che sta costruendo un documentario su di lui. Lui che un mese fa aveva solo abbozzato un post su Instagram. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova