Blitz dei ladri nella casa della figlia del sindaco Un raid a orologeria
CAMPO SAN MARTINO
Rovistano la casa alla figlia del sindaco, che era andata a cena col padre alla sagra del paese, e si mettono nel sacco tivù, computer e gioielli. A scoprire la scorribanda criminale proprio la vittima, che è in dolce attesa, insieme alla figlia di quattro anni.
IL sindaco
A raccontare l’accaduto è il primo cittadino di Campo San Martino, Paolo Tonin: «Martedì sera siamo andati tutti insieme sotto il tendone della sagra a Campo San Martino. Erano circa le 20 e 15. Mia figlia Alessia è al settimo mese di gravidanza, dalla fine dello scorso anno abita a trenta metri dalla mia abitazione in via Bottazin. Subito dopo la cena, era un po’ stanca e ha preferito tornarsene a casa con la bimba di quattro anni e mezzo». Ad attenderla, purtroppo, c’era una scena desolante: «Ha aperto la porta d’ingresso», continua il sindaco, «e si è trovata il disastro davanti, un caos totale, tutto a gambe all’aria. Sia lei che la bimba si sono spaventate, non se la sono sentita di entrare, avevano troppa paura, temevano ci fossero ancora i ladri dentro. E così è corsa in auto con la piccola e sono tornate in sagra». Subito è scattato l’allarme: «Abbiamo contattato i carabinieri e siamo tornati a verificare quello che era successo. Dopo una verifica, ci siamo accorti che uno degli infissi sul retro era stato forzato: i malviventi hanno abbattuto una finestra e sono entrati da un ufficio».
blitz a orologeria
Un lavoro a tappeto, devastando ogni stanza: «Hanno passato in rassegna camere, cucina, salotto, studio, sia il primo che il secondo piano, aprendo cassetti e armadi, rovistando ovunque. Si sono portati via un televisore da 50 pollici, un computer, alcuni monili in oro e degli orologi. Non c’erano contanti perché non li tengono in casa. Il danno complessivo è di qualche migliaio di euro, ma ciò che prevale ora è il sentimento di grande paura». Una casa nuova che, evidentemente, era tenuta d’occhio. «Con ogni probabilità», ipotizza Tonin, «ci stavano tenendo sotto osservazione e quando ci hanno visto andare verso la festa paesana sono entrati in azione sicuri di poter fare quello che volevano con la necessaria tranquillità». Il sindaco non è nuovo a questi spiacevoli episodi: «I ladri sono entrati a casa mia almeno due-tre volte». Rimangono amarezza e sconforto: «Si parla sempre di un calo di reati, ma non sono d’accordo: mi pare siano in aumento, e quando capita che ti entrino in casa convivi con un trauma che va ben al di là del danno economico. Non ti senti più sicuro, l’impatto sul modo di vivere è pesante. Anche per questo», conclude, «mi auguro sia approvata la nuova legge sulla legittima difesa». —
Silvia Bergamin
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