Blitz in Campania di dieci donne per salvare i cuccioli

ARCELLA. Dieci donne, guidate da Barbara Rizzato, residenti quasi tutte all’Arcella, lanciano un accorato Sos per salvare quanti più cani possibili che , attualmente, vivono in condizioni disperate nel canile di Maddaloni, in provincia di Caserta. È un ricovero finito anche sulle pagine dei giornali nazionali, dove sono custoditi mille cani e dove ne muoiono, quasi ogni giorno, alcuni perché sono malnutriti oppure non curati in casi di malattia.
Da oltre due mesi le mamme dell’Arcella hanno costituito un apposito comitato, si sono autofinanziate e hanno creato anche una specifica staffetta interregionale, con la finalità di portare in città quanti più cani possibili e darli in affidamento alle famiglie padovane. «Sino ad oggi siamo riuscite a far venire nel Veneto già oltre venti cani», spiega la signora Rizzato, «sono sia cani di razza, tra i quali alcuni Setter, Yorkshire e Bolognesi e sia tanti bastardini. Cerchiamo di portar via da Maddaloni in modo particolare i cuccioli che sono più a rischio. Non a caso ne sono già morti tanti nonostante gli interventi, a più riprese, dei carabinieri e delle altre forze dell’ordine».
Ma, a questo punto, le dieci animaliste padovane, per rendere più efficaci le loro azioni, intendono fare un salto di qualità. «Per fortuna le richieste di adottare i cani della Campania aumentano sempre di più dopo che lo scandalo del canile di Maddaloni è finito anche in televisione», aggiunge Barbara Rizzato, «non è più possibile andare avanti con il sistema logistico che seguiamo da tanti mesi. Per far arrivare sempre più cani anche in Veneto, abbiamo bisogno di ospitare gli animali, che arrivano da Caserta, in una casa di campagna, che, in pratica, dovrebbe diventare un canile di transito prima che vengano adottati dalle famiglie di Padova o da quelle delle province limitrofe. Cerchiamo una casa colonica non abitata, che noi, con pochi soldi, potremmo riadattare in canile di passaggio, ma, pur sempre, dotato di tutte le attrezzature necessarie che, specialmente dal punto di vista igienico-sanitario, siano in grado di ospitare , anche per tempi medio-lunghi, i nostri piccoli amici provenienti dal Casertano».
Il messaggio è chiaro: chi è interessato all’iniziativa umanitaria e, magari, conosce una persona che potrebbe affittare, a pochi soldi, un casa fuori dalle aree urbanizzate, non deve fare altri che telefonare alla signora Barbara (348-7732107).
Felice Paduano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova