Boom di segnalazioni di rosari satanisti

CAMPOSAMPIERO. «Ho sentito molta gente in questi giorni, da tutto il Veneto ed oltre, ed in tanti mi hanno riportato la loro indignazione e sorpresa per aver scoperto come la corona del rosario, uno degli strumenti più forti per la nostra preghiera, possa essere attaccata in modo così esecrabile da sette, da gruppi satanici o massonici con i loro simboli d’inganno».
Don Bruno Bevilacqua ha voluto ricordare ieri, durante le omelie domenicali, il caso delle coroncine del rosario che riportano, parzialmente nascosti, alcuni simboli come il serpente, i pentagoni o i soli concentrici considerati satanici o collegabili all’esoterismo o alla massoneria.
«Qualcuno mi ha chiamato in lacrime, e non sto esagerando, perché si è reso conto di come le coroncine possano essere strumentalizzate e trasformate in semplici oggetti commerciali spacciati per sacri, ma che nulla hanno a che vedere con la fede e con la devozione mariana».
Proprio nel giorno in cui il vangelo ricordava il passo in cui Gesù scaccia i mercanti dal tempio con l’ordine perentorio «portate via quelle cose e non fate di casa mia un mercato», don Bruno ha sottolineato l’importanza di recuperare il ruolo della preghiera. «Ho cercato di tranquillizzare quanti in questi giorni mi hanno telefonato o sono passati in canonica: la coroncina falsa con i simboli satanici va eliminata, certo, anche bruciandola, ma quello che conta è la nostra fede che non deve farsi condizionare o tentare dagli inganni delle sette, dei maghi o di quanti promettono, dietro compenso, ciò che non potranno mai dare».
La reazione della gente ha sorpreso il parroco di San Marco: «Non mi aspettavo una reazione del genere: che ci fossero in giro tante corone fasulle si sapeva da tempo».
Ma evidentemente molti non ne sapevano nulla e trovate in casa queste coroncine diffusissime, si sono precipitati a consegnarle a don Bruno a chiedergli cosa farne: «Me ne continuano ad arrivare ogni giorno», sottolinea.
Non sono mancati anche i commenti critici o del tutto diffidenti da parte di chi non crede che un oggetto in plastica possa contenere in sé simboli o messaggi satanici o condizionare negativamente l’esistenza.
Scettici o convinti, ora la corona del rosario, sgranata ogni giorno o dimenticata in un cassetto, a San Marco è osservata con molta attenzione.
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