Boom medicina di gruppo alla Guizza 12 mila pazienti

Un anno fa nasceva alla Guizza l’Associazione funzionale territoriale (Aft Guizza) formata da otto medici di base che hanno scommesso sulla medicina di gruppo. Oggi Nicoletta Marcon, Fabiola Talato, Giuseppe Giarrizzo, Maria Licursi, Luigi Lucchiari, Nadia Malacarne, Emiliano Maraglino e Paolo Tognato vantano 12 mila pazienti, 6 segretarie, turni da 12 ore al giorno ed hanno evitato 600 codici bianchi al Pronto Soccorso.
Ad accorgersi dell’ottimo servizio anche la Regione che ha attivato in via Guizza 43 l’ambulatorio per lo scompenso cardiaco; a breve anche l’arrivo del punto prelievi per i pazienti di terapia anticoagulante. Intanto gli otto medici di famiglia, che aprono le porte solo al pubblico (malgrado più di un collega privato abbia bussato) hanno avuto un incontro interlocutorio con il sindaco Massimo Bitonci e l’assessore al Patrimonio, Stefano Grigoletto, per allargarsi al retro dello stabile. L’Amministrazione è infatti proprietaria dell’immobile. A suo tempo fu l'ex presidente del Cdq, Roberto Bettella (Pd) ad avere l’idea di concedere ai medici gli spazi comunali. Da quell’intuizione l’immobile fu risparmiato dalle alienazioni e concesso agli otto dottori che stanno scontando con l’affitto le spese sostenute per la ristrutturazione.
«Il sindaco e l’assessore», riferisce la dottoressa Talato, coordinatrice del gruppo, «sono venuti a farci visita e toccare con mano il nostro lavoro. Sono rimasti soddisfatti e stiamo rivedendo il contratto d’affitto perchè vorremmo gestire anche i 100 metri quadrati del retro». Sarebbe possibile dar vita ad altri 3-4 ambulatori, aprire le porte ad altri medici di famiglia ed altri progetti regionali. «Potremmo essere», precisa il collega Tognato, «la prima casa della salute». Ad oggi, non a caso, sono un esperimento per il sistema sanitario regionale, unico caso in città, progetto pilota con Rovigo e Vicenza.
Gli otto professionisti sono stati illuminati. Adesso si aprono diverse possibilità: un ecografo dell’Usl; un pediatra (con tanto di ingresso riservato per i piccoli). Intanto 2-3 volte l’anno hanno già dato vita ad Audit, un progetto in collaborazione con il servizio farmaceutico dell’ospedale. «Il direttore viene e ci confrontiamo sull’appropriatezza delle prescrizioni farmaceutiche», spiega Tognato, «in un anno abbiamo ottenuto una riduzione della spesa del 30%: spendiamo meno ed offriamo un servizio migliore in nome della medicina dell’iniziativa e non dell’attesa».
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