Giallo di Borgo Veneto, i funerali di Silvano celebrati dal fratello

Vigato era stato trovato privo di vita mercoledì 29 gennaio, nella sua abitazione di Megliadino San Fidenzio, ucciso da un colpo di pistola auto inferto. Accanto a lui la compagna Martina De Stefani, 55 anni, rimasta priva di sensi e ancora ricoverata in ospedale. Sull’episodio la Procura di Rovigo ha aperto un fascicolo.

Una decina di sacerdoti salesiani hanno concelebrato la celebrazione, presieduta da don Maurizio Vigato, fratello di Silvano. Presente tutta la famiglia dell’uomo, anche la figlia di Martina. Durante le preghiere dei fedeli, don Maurizio ha letto un toccante messaggio: «Hai messo sulle nostre spalle una croce pesantissima. Come diceva nostra mamma: quello che vuole il Signore. Silvano, sei stato buono e generoso. Stai sicuro che nel passaggio all’eternità il bene rimane, tu ne hai fatto tanto e il male cade. Signore aiuta anche Martina a riprendersi la sua vita, dona forza e sostieni i figli».

Don Andrea Pellegrini ha poi ricordato durante l’omelia ricordato l’importanza della vita e della sua fragilità: «La vita è un grande dono, e noi ne siamo amministratori. Ogni giorno cerchiamo di viverla al meglio, pur consapevoli delle nostre imperfezioni. Dobbiamo avere il coraggio di accogliere le nostre fragilità. Silvano era una persona gioiosa, capace di stare insieme agli altri. Che il Signore gli doni la pace e lo accolga nel suo abbraccio misericordioso».

A fine cerimonia, il fratello Maurizio ha incensato la salma accanto a don Andrea. L'uomo lascia i figli Anna e Giacomo, i nipotini Nero e Glauco, i fratelli Saverio e don Maurizio, la cognata Maria, la compagna Martina con Ilaria, i nipoti e i cugini.