Brusegana, cuore ungherese Ex palude che sorride ai Colli

Per lungo tempo è stata considerata l’urbus euganea: che proprio qui si trovasse il nucleo primitivo di Padova. Un’ipotesi affascinante ma smentita dagli storici: il toponimo Brusegana non derivava da tanta illustre archeologia, piuttosto dalla brusa o broscia, ovvero la canna che ricopriva il terreno paludoso che qui si estendeva. Archiviate le ambizioni di un passato illustre, restano le cronache più recenti: la bonifica e il popolamento dell’allora strada «Montanara» (perché conduceva ai Colli Euganei) che si deve soprattutto ai monaci di Praglia (presenti fin dall’XI secolo, tanto che in zona Basso Isonzo una vecchia casa riporta ancora lo stemma di Praglia: una stella a sette punte). Le abitazioni moderne si svilupparono a fine dell’800 e poi soprattutto nel ’900 sull’arteria principale, via dei Colli, quando arrivò il tram (1910) e fino alla metà del secolo registrò una crescita a dismisura di insediamenti residenziali. Il profumo della storia, più recente dell’urbus euganea, si sente con prepotenza nel piazzale della chiesa di Brusegana che ospita due monumenti ai caduti: uno a ricordo della prima guerra mondiale e, posto proprio di fronte, l’altro, a memoria dei caduti militari, civili e dispersi della seconda guerra mondiale. Gli ultimi 10 anni sono stati rivolti a una importante riqualificazione dei “servizi naturali” del quartiere: la riqualificazione del sistema arginale del Brentella, lungo via 7 Martiri e dal ponte dei Colli fino all’aeroporto, è oggi molto utilizzato per passeggiate, ma anche spostamenti comodi grazie alla passerella che collega con Caselle di Selvazzano. Inoltre sono stati realizzati il parco della Luna (via Ciamician); il Parcospino (via Monte Frassenelle); è stato riqualificato il lungargine Boschetto e l’intera via dei Colli; hanno preso vita i nuovi spogliatoi del campo in via Cavalieri della società calcistica Brusegana-Santo Stefano. Infine, l’aperura del supermercato Alì su via dei Colli ha dato il via anche alle opere di urbanizzazione: una palestra al primo piano e il parco giochi adiacente.
Elvira Scigliano
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova