Bus e tram, nuovi orari caos tra gli utenti

Rivoluzione nelle linee urbane, cambiati i percorsi. Sospeso il Diretto Piazze Il tram passa ogni 11-12 minuti anziché 10: perde una corsa ogni ora
Di Felice Paduano

Ieri è entrato in vigore il nuovo orario estivo del servizio urbano, sub-urbano e termale di BusItalia Veneto. Per la prima volta, nella lunga storia dell’ex Aps Holding ed ex Acap, sono stati modificati i percorsi di numerose linee, che peraltro erano già in programma da tempo.

Scontati i disagi degli utenti, che dureranno minimo per tutta la settimana. La rivoluzione riguarda le linee 2, 5, 6, 9, 10, 15, 16, 18. Il tram perde una corsa ogni ora: passa ogni 11-12 minuti e non ogni 10, come succedeva l’estate scorsa.

Basta girare con i bus dalle 8.30 alle 10.30 per rendersi conto dei cambiamenti. Ore 8.40: una mamma nigeriana aspetta alla fermata Borgomagno - viale Codalunga, con due bambini a fianco, in attesa della linea 16 per accompagnarli alla materna Boranga in via Benedetti. Solo dopo mezz’ora di attesa un autista le dice che da oggi il 16, proveniente da Ponte San Nicolò, ha il nuovo capolinea in stazione e non va più all’Arcella. In pratica è sostituito dalla linea 15, che, dopo essere arrivato al vecchio capolinea di San Bellino, prosegue per lo stadio Plebiscito, dopo aver attraversato anche via Cardinal Callegari.

Alle 9, alla fermata in stazione in direzione est, attendono il bus una cinquantina di viaggiatori. I più spaesati sono quelli che aspettano la linea 18. Non sanno che il mezzo pubblico, proveniente da via Siracusa, alla Sacra Famiglia, arrivato davanti al tribunale, non tira più dritto per via Tommaseo e via Venezia, la Stanga e Ponte di Brenta, ma prende via Goldoni e arriva al nuovo capolinea di via Orlandini, vicino al deposito di BusItalia.

La nuova linea che, invece, va a San Lazzaro e Ponte di Brenta è la linea 10. Parte da Caselle di Selvazzano o da Sarmeola di Rubano e passa per il centro e la stazione. Ma la grande novità è la modifica radicale dei percorsi delle linee 2 e 9. Da Piazza Toselli non si può più andare dritti in stazione, ma bisogna salire sul nuovo 2 e prendere la coincidenza con il 9 in via Milazzo. In compenso gli utenti del quartiere cinese, dove abitano tanti pensionati, sempre con linea 2, possono andare direttamente nelle piazze attraverso le vie Vescovado, Barbarigo, XX Settembre, Businello, Belludi, Piazza del Santo e le Riviere.

«Da un lato mi sembra che il percorso per andare in Piazza dei Signori sia troppo lungo» dice una pensionata, ex docente alle medie. «Dall’altro sono contenta perché, dopo 12 minuti di viaggio, posso andare ad ascoltare la santa messa in basilica».

Molti gli utenti soddisfatti del fatto che la linea 2 abbia preso il posto del Diretto Piazze davanti al Santo, con una breve deviazione per via Cesarotti.

A proposito della linea 1, da ieri l’ex Pollicino, che collegava le piazze con la zona dietro la fiera, resterà in deposito per tutta l’estate e non si sa ancora se sarà rimesso in servizio a settembre. Attualmente il collegamento indicato viene effettuato dalla nuova linea 18, che però non circola alla domenica.

Le linee che sono rimaste invariate sono quelle dei numeri 3, 4, 7, 11, 13, 19, 22 e 24. Naturalmente i disagi di ieri sono dovuti non solo alla modifica dei percorsi ma anche alla frequenza più diradata dell’orario estivo, perché il servizio, come ogni anno, con le scuole chiuse, viene tagliato di un terzo.

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