Business del funerale Almeno tremila euro

Dalla cerimonia alla tomba, ogni servizio ha un prezzo
Di Luca Preziusi
PD 24 ottobre 2005 G.M. Sopralluogo per i lavori di restauro alla chiesa del cimitero maggiore. (MILANESI) Sopralluogo chiesa cimitero maggiore - Milanesi
PD 24 ottobre 2005 G.M. Sopralluogo per i lavori di restauro alla chiesa del cimitero maggiore. (MILANESI) Sopralluogo chiesa cimitero maggiore - Milanesi

Morire costa caro. Anche a Padova. Peccato che il sindaco Ivo Rossi non abbia i poteri per emettere ordinanze che vietino di passare nell’aldilà, altrimenti i padovani potrebbero cancellare dalle spese “impreviste” circa tre o quattro mila euro. Oggi passare a miglior vita pesa nelle tasche di chi rimane cifre considerevoli, che finiscono in quelle di chi gira attorno a questo mondo magari speculando sulla impossibilità di scelta da parte del cliente.

La cerimonia.

Il rito funebre è un obbligo. Se si vuole ridurre tutto all’osso, seppellire un proprio caro a Padova oggi costa circa tremila euro. Se si vuole fare le cose “in grande”, si può arrivare a spenderne anche quindicimila. Fortunatamente esiste ancora l’opportunità di affidarsi al Comune che, nei casi di famiglie in difficoltà o di persone sole, si accolla tutte le spese. Spese che vanno dall’acquisto della bara, al pagamento del loculo nel cimitero, alla lapide, al trasporto, alla camera ardente, ai fiori, ai manifesti di annuncio, all’auto, più tutti i dettagli che arrotondano per eccesso la cifra. Facendo un calcolo al ribasso si potrebbe arrivare a spendere per tutto circa tremila euro. Circa il 25% in meno se si tratta di bambini. Le casse funebri più economiche, quelle di legno di abete, costano circa 700 euro ed è il primo acquisto che va fatto in caso di decesso perché bisogna allestire la camera ardente per i parenti (210 euro). Chi vende bare, offre anche tutti gli altri servizi, dalla vestizione, ai fiori, all’auto, al trasporto, ai manifesti mortuari, al libretto delle firme, fino alla sepoltura quando poi passano il testimone ai dipendenti dei cimiteri, ossia del Comune di Padova. Comune che quando il cadavere arriva al camposanto per la tumulazione (249 euro) ha già intascato il suo assegno. Di che valore? Nel caso in cui la famiglia abbia deciso di seppellire “il caro estinto” ai piani alti (quinta o addirittura sesta fila, raggiungibile solo con una scala), si ritrova a pagare una concessione per trent’anni di 800 euro. La vestizione costa circa 240 euro, mentre il servizio dei fiori parte da un minimo di 150, l’auto vale almeno 300 euro più il trasporto, che da Padova a Padova sta intorno ai 200 euro, i manifesti mortuari 3 euro a stampa, il libretto delle firme posto all’esterno della Chiesa 240 euro e l’allestimento della camera ardente altri 200 euro. Riducendo al minimo tutte le spese e rinunciando ai fronzoli, si arriva a spendere 3010 euro.

Quei costi in salita.

Ma i prezzi salgono se, come poi decidono di fare la maggior parte delle famiglie, non si sceglie il minimo sindacale per far riposare in pace il proprio caro. E allora si scopre che le bare arrivano a costare anche seimila, se realizzate in legno di rovere o in mogano, ma quelle più utilizzate sono in noce e costano dalle 1200 ai 1600 euro. Difficilmente si sceglie di seppellire il proprio estinto a tre metri di altezza, laddove è un’impresa anche riporre un piccolo mazzo di fiori e, quindi, la scelta ricade spesso nelle prime tre file partendo dal basso. Se in quinta costa 800 euro, in seconda – vale a dire ad altezza d’uomo – costa più di tre volte, ossia 2600 euro circa. Un po’ di meno in prima (2200 euro) e in terza (2000). Seppellire sotto terra il proprio parente che, per molti, rappresenta anche un posto più sereno dove riposare e pregare, costa meno. Tuttavia dopo pochi anni vengono riesumati e spostati negli ossari e la concessione non dura 30 anni bensì appena cinque. E queste sono spese da cui non si scappa. Tutto il resto può anche essere evitato o quantomeno misurato.

I decori floreali.

I fiori possono toccare cifre anche fino a 600 euro, ma la media, stando a quanto riferiscono gli addetti ai lavori, «è sui 250 euro». Il prezzo del carro funebre varia in base al modello: c’è chi se lo sceglie (anzi, può permettersi di scegliere) e la tariffa può arrivare anche a 700 euro per un Mercedes ultimo tipo. La sobrietà è la regola per la maggior parte della gente. Comunque anche se si privilegia il criterio della misura, si paga l’indispensabile e non è una cifra bassa visto che si aggira sui 400 euro. Se il feretro deve essere trasportato fuori Padova, il costo lievita e varia dai 400 euro in su in base alla destinazione. Il 2 novembre, il giorno dedicato alla commemorazione dei defunti, è alle porte e per quanto si possa giocare con la vita, anche da morti bisogna avere il portafogli pieno.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova