Caccia di frodo e vendita di uccelli selvatici padre e figlio di Camposampiero nei guai

Rischiano la condanna all'arresto fino a un anno o l'ammenda da 700 a 2000 euro previsti a carico di chi esercita l'uccellagione ma anche all'arresto da due a sei mesi o l'ammenda da 500 a 2000 euro stabiliti a carico di chi pone in commercio o detiene fauna selvatica: sono padre e figlio di Camposampiero e un vicentino che saranno processati il prossimo 1 giugno davanti al tribunale di Padova. A finire nei guai il gioielliere Biagio Zoli, 48 anni di Camposampiero, con il padre Saverio, 84 pure di Camposampiero, entrambi accusati di concorso nella caccia di frodo, in pratica nell’aver catturato esemplari di uccelli selvatici, ovvero appartenenti al patrimonio indisponibile dello Stato, e di aver venduto una trentina di tordi non inanellati (sempre selvatici, frutto di una modalità di caccia illecita) a un vicentino, Silvano Marchetto, 63 anni residente ad Arzignano. Solo quest’ultimo è stato chiamato a rispondere di favoreggiamento personale a carico dei due coimputati. Padre e figlio, amanti della doppietta, erano stati individuati da agenti del Corpo forestale dello Stato il 25 settembre 2013 mentre cacciavano contro ogni regola. Dopo l’identificazione, era scattata l’inchiesta coordinata dal pm Benedetto Roberti. E Marchetto, che risultava destinatario di alcuni esemplari di uccelli selvatici, era stato interrogato. Tuttavia di fronte agli inquirenti avrebbe negato anche di conoscere padre e figlio, oltre a dichiarare di non sapere nulla della presunta compravendita. La normativa in materia è molto rigida e contenuta nella cosiddetta legge sulla caccia (la numero 157 del 1992), destinata a disciplinare l’attività venatoria di frodo esercitata dal cacciatore in possesso di licenza che è ipotesi diversa dal bracconaggio (riguarda la caccia in assenza di licenza). Nel caso in cui il cacciatore, dotato di una licenza, abbatta animali protetti, l’esercizio dell’attività venatoria pur autorizzata rende illecita l’appropriazione della fauna che appartiene allo Stato. (cri.gen.)
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