Cade dalla carrozzina e muore in ospizio Il gup ordina la perizia

MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ESTERNO CASA MARIA BAMBINA VIA SAN MASSIMO
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ESTERNO CASA MARIA BAMBINA VIA SAN MASSIMO

La pubblica accusa aveva già formulato la richiesta di condanna nei confronti delle imputate, la direttrice dell’ospizio Maria Bambina con sede in via S. Massimo, e due operatrici socio-sanitarie (la prima Teresa Coin, le seconde Silvia Fiorotto e la veneziana Enrica Betetto di Mira). Ma il giudice vuole vederci chiaro. Ecco perché, nonostante ormai al traguardo finale di un rito abbreviato (rito alternativo che prevede di decidere “allo stato degli atti, cioè sulla base della documentazione raccolta, con il beneficio dello sconto di un terzo della pena in caso di condanna), il gup Margherita Brunello ha voluto affidare una perizia.

Sarà un medico legale a riesaminare la documentazione sanitaria per accertare se possa essere individuato un concorso di responsabilità da parte di un medico nella morte di Barbarina Cazzin, pensionata di 88 anni, caduta in seguito al ribaltamento della sua carrozzina e morta qualche ora più tardi a causa del grave trauma riportato.

Una caduta preannunciata: il diario infermieristico sarebbe stato alterato eliminando l’annotazione del 28 settembre 2015. Annotazione nel quale si evidenziava che un medico in servizio nella casa di riposo aveva suggerito di cambiare tipologia di carrozzina poiché la sedia a rotelle in uso tendeva a ribaltarsi quando il peso gravava verso lo schienale.

La mancata attuazione di quel consiglio sarebbe stata messa in evidenza dalla consulenza firmata dal professor Massimo Montisci in quanto più di una volta la carrozzina si era ribaltata. All’anziana era sempre andata bene fino al 3 dicembre 2015, quando la caduta è stata violenta. Le condizioni dell’anziana sono apparse subito gravi: tuttavia sarebbero trascorse un paio d’ore tra l’incidente e il suo arrivo in ospedale. È quel vuoto sul quale vuole scavare il giudice che ha rinviato l’udienza per nominare il perito.

Obiettivo: capire se ci sia stata una negligenza da parte del medico intervenuto che potrebbe non aver disposto l’immediato ricovero. Il pubblico ministero Sergio Dini aveva chiesto un anno e due mesi per la direttrice Coin, un anno a testa per le operatrici Fiorotto e Betetto.—

CRI.GEN.

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