Cade dalle scale, batte la testa e muore

Voleva salire dal nipotino malato, a un tratto ha perso l’equilibrio. Disposta l’autopsia

NOVENTA PADOVANA. Voleva portare gli ovetti di cioccolato al nipotino malato, ma è caduta dai gradini di casa e ha battuto la testa. Poche ore dopo Ada Gambato è deceduta all'ospedale di Padova, dov'era stata portata in ambulanza. Nonna Ada aveva 88 anni e abitava in una bifamiliare di via Cucchetti 62, lei nell'appartamento al piano terra, il nipote con il figlioletto al primo piano. I due appartamenti sono collegati da una scala esterna. «Mercoledì Ada, come tutte le mattine, era andata a fare una passeggiata», racconta Sandra Giolo, un'amica di famiglia, «e sapendo che il nipotino della figlia Delfina era rimasto a casa perché malato, aveva comperato degli ovetti». La tragedia è accaduta in un attimo. Salendo sulla rampa esterna per raggiungere il nipotino, Ada Gambato è improvvisamente caduta battendo violentemente la testa e rimanendo immobile. La figlia Delfina, che accudiva al nipotino, nel vedere la drammatica scena si è precipitata a soccorrere la mamma insieme a un vicino di casa. Le condizioni della nonna sono apparse subito molto gravi, tanto che è stato chiamato il 118 per il trasporto immediato in Pronto Soccorso. Dopo poche ore, purtroppo, Ada Gambato è spirata nonostante il prodigarsi dei medici. Sulla salma della donna è stata disposta l'autopsia per accertare le cause della morte e per verificare se la caduta sia stata causata da una perdita di equilibrio o da un malore. Grande il cordoglio a Noventana, dove Ada Gambato era molto conosciuta perché appartenente a una famiglia storica del paese. E anche perché era una bravissima sarta e si era contraddistinta per la passione per il cucito. Ada era una bella persona, molto attiva e amante della compagnia. Partecipava assiduamente alla vita sociale e portava ovunque una ventata di simpatia. La sua improvvisa morte lascia un dolore immenso nell'unica figlia Delfina e nella sua famiglia. Che attende ora il nulla osta per poter disporre le esequie.

Giusy Andreoli

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