Cadoneghe, terremoto in Consiglio: Bello e Alfieri abbandonano FdI

Entrambi sono passati alla lista del sindaco. Zuin: «Cambi di casacca strumentali e deprecabili». Solo qualche giorno fa le dimissioni di Vigolo: «Sono stato costretto ad andarmene»

Cristina Salvato
Alfieri e Schiesaro
Alfieri e Schiesaro

Il consiglio comunale di Cadoneghe subisce un nuovo, imprevisto, assestamento. Nel corso dell’ultima seduta, in cui si doveva votare la surroga del consigliere Giacomo Alessi al posto della dimissionaria Giulia Magnacca, a sorpresa la consigliera Elvira Bello e l’assessore al Commercio Guglielmo Alfieri hanno comunicato di aver abbandonato Fratelli d’Italia per passare alla civica “Marco Schiesaro sindaco”.

Lista che era rimasta orfana nei giorni scorsi, oltre che di Giulia Magnacca, anche del vicesindaco Devis Vigolo. La decisione ha scatenato la reazione del circolo locale dei Fratelli d’Italia: il partito adesso è rappresentato unicamente da Lorenza Chimento.

«Fratelli d’Italia crede fermamente nel rispetto del proprio elettorato e del mandato ricevuto dai cittadini» dichiara Moreno Zuin, coordinatore del circolo FdI Cadoneghe «e per tale motivo depreca fortemente questi transiti strumentali e cambi di casacca degli eletti all’interno del consiglio comunale. L’assessore Alfieri e la consigliera Bello siedono saldamente in amministrazione solo grazie al risultato elettorale della lista di Fratelli d’Italia, che li ha candidati».

E l’ormai ex vicesindaco Vigolo? Le sue dimissioni lo hanno portato definitivamente fuori dal Consiglio, non senza, però, togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Altro che motivi di famiglia: la decisione gli è stata imposta.

«La situazione attuale mi ha travolto in modo inaspettato» commenta Vigolo «perché non si tratta di una decisione maturata internamente o frutto di una mia volontà, bensì di un evento esterno che ha sconvolto il mio percorso e le mie aspettative. Il sindaco Schiesaro pochi giorni prima, alla presenza di mia moglie, aveva espresso piena fiducia nei miei confronti. Di conseguenza, la smentita che emerge dalle pagine dei giornali suscita in me un profondo rammarico».

Diametralmente opposta rimane la posizione del sindaco, la cui fiducia in Vigolo negli ultimi mesi era stata minata dalla rivelazione di un disegno contro di lui.

«La mia fiducia nei suoi confronti è stata piena» è la replica del sindaco Schiesaro «fino a quando non ho scoperto che stava tessendo una tela contro la mia persona. Pertanto ho maturato la decisione di revocargli le deleghe, dandogli la possibilità di presentarle di suo pugno per rispetto della sua persona».

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