Ca'Emo è in preda all'umidità Il Parco Colli è emigrato a Este senza recuperarne i magazzini
Miazzi: «Ora sarebbe uno spazio utile per molteplici attività sociali Occorre un nuovo accordo con l'ente di tutela per altre sinergie»

LA VILLA Ca’ Emo e le aule adibite alle lezioni del master in turismo
MONSELICE.
Un gioiello ancora sottoutilizzato, con parti in balia del degrado. Per il consigliere comunale Francesco Miazzi lo stato in cui versa Ca' Emo è «una vergogna che coinvolge il Parco Colli e il Comune di Monselice». La storia recente della storica villa in via S. Stefano Superiore inizia con la ristrutturazione da parte del Parco, completata 12 anni fa. La villa, di proprietà del Comune, era stata affidata in gestione al Parco che come contropartita doveva ristrutturarne il magazzino.
Uno spazio che negli anni '80 era la palestra del liceo e che si presterebbe all'uso come sala polivalente. «In realtà quell'ala non è mai stata ristrutturata - ricorda Miazzi - e il Comune, oltre ad aver perso la gestione della Villa, si ritrova con un rudere in pieno degrado». All'inizio, la villa è stata sede dell'Esecutivo del Parco Colli, il cuore pulsante dell'ente. Poi è stata progressivamente smobilitata, per il trasferimento del Parco Colli a Este, nelal nuova sede di via Ca'Mori. A Ca'Emo è rimasta solo la sede del Gal, poche stanze al piano terra. «Nel periodo invernale è stato spesso chiuso il riscaldamento, ma se ciò rappresenta un buon esempio di risparmio, dall'altro canto si deve rilevare che il freddo e l'umidità stanno lasciando chiari segni in ampie parti dell'intonaco interno, dove sono visibili muffe e scrostazioni» aggiunge Miazzi. Dal 2008, Ca'Emo ospita un Master universitario per il Turismo e i corsi di Archeologia. Ma la maggior parte dell'edificio rimane inutilizzata. «Nell'ultimo consiglio comunale abbiamo chiesto un intervento dell'amministrazione perché si attivi con atti concreti verso il Parco Colli, perché stanzi un apposito capitolo di Bilancio al fine di procedere al recupero di questo spazio prezioso. Ma una maggioranza succube alle imposizioni del sindaco, ha bocciato anche questo suggerimento». «La nostra proposta - chiude Miazzi - è di rilanciare una sinergia tra questo prestigioso riferimento del Parco con l'Ostello. Le potenzialità per ospitare le attività di Educazione ambientale, scolaresche e gruppi di turisti e di guidarli alla scoperta delle meraviglie del Parco, rimangono intatte. Il recupero dell'ex Palestra potrebbe offrire uno spazio collegato a questa vocazione, ma nello stesso tempo ospitare molte attività sempre in sofferenza: corsi Yoga, ginnastica dolce e riabilitativa, attività ricreative per bambini e anziani».
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