Cagnolini sequestrati, la ditta li reclama: "Non erano trasportati male"

La ditta che ha importato i 72 cagnolini è di Rovigo: erano destinati a vari negozi del Nord. Sono sotto sequestro a Monselice, quindi non si possono adottare

MONSELICE. Sono ancora in corso le indagini sui 72 cuccioli di varie razze sequestrati l'altro ieri a Piacenza d'Adige e ora ospitati nel canile sanitario di Monselice. I cagnolini ieri sono stati tutti visitati. Qualche problemino di salute che affliggeva qualcuno di loro è stato curato, mentre a un campione di 25 è stato effettuato il test antirabbia. Intanto continuano le indagini della magistratura e delle guardie zoofile di Padova, insieme alla polizia Megliadina che ha fermato il furgone, per accertare eventuali irregolarità. I cagnolini, che provenivano dall'Ungheria, sono di proprietà di una ditta di Rovigo, specializzata in questo genere di importazioni, e che fa capo al portale www.venditacaniegatti.com.

Un portale che permette anche di acquistare il cane a rate, dotato di particolari menu con cui selezionare varietà e colore della bestiola scelta. La ditta, che in passato era già finita nel mirino degli animalisti, gestisce anche un negozio di animali in centro a Rovigo. Questi 72 cuccioli sarebbero stati destinati ad alcuni negozi di Vicenza e soprattutto della Lombardia. Da quanto si apprende, i cagnolini viaggiavano in base a un certificato rilasciato dall'Uls 18. Sulla documentazione e sulla regolarità dell'importazione sono comunque ancora in corso le indagini. Per una parte dei cagnolini, che viaggiavano a bordo del furgone chiusi dentro a degli scatoloni, si potrebbe configurare il reato di maltrattamento di animali. Per tutti gli altri, che erano invece nelle gabbiette regolamentari, si tratterà di capire se siano di età inferiore al limite fissato dalla legge per il commercio, che è di tre mesi. In totale, il valore commerciale dei cuccioli sequestrati si aggira sui 70.000 euro.

Ora si dovrà attendere l'esito delle indagini per capire se i cani saranno dissequestrati e restituiti al proprietario, oppure dati in adozione. Ma anche in questo caso le modalità sono tutte da verificare: trattandosi di cani di razza, fanno gola a molti e il rischio è che si ricada nel commercio.

Ieri intanto il canile è stato preso d'assalto da visitatori e il centralino subissato di telefonate di persone che chiedevano di poter adottare i cuccioli. Tanto che i volontari sono stati costretti a chiudere la struttura temporaneamente, perché ricevere tutti i visitatori avrebbe reso impossibile prestare adeguate cure ai cagnolini. I volontari l'hanno spiegato anche con una nota sulla pagina Facebook del canile: per informazioni si può scrivere a caniledimonselice@libero.it.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

Argomenti:animali

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova