Cala il sipario sulla Finmek, arriva la liquidazione
Dopo 7 anni e 2 mesi cala il sipario sulla Finmek. In base all'accordo sottoscritto al Ministero delle Attività Produttive, dove erano presenti il dg del ministero, Maurizio Castano, il commissario straordinario del Gruppo Finmek, il veneziano Gian Luca Vidal ed i sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, dal prossimo primo luglio quella che, a nordest, era la pietra preziosa dell'informatica quando si chiamava ancora Necsy ai tempi del ministro Carlo Fracanzani, sarà messa in liquidazione. Finisce così il lungo periodo dell'amministrazione straordinaria, in base alla Legge Prodi Marzano, iniziata il 29 aprile 2004. Vanno in cassa integrazione straordinaria 730 lavoratori. Ossi i 730 dipendenti degli stabilimenti di Padova (via Lisbona 28) che una volta era anche la sede centrale del gruppo sino all'arrivo dell'imprenditore friulano di Buia, Carlo Fulchir e di Sulmona, L'Aquila, Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e Pagani (Salerno). I padovani in Cigs sono 80, dopo che 15 lavoratori hanno trovato occupazione all'interno della Ticomil-Schurter, una azienda svizzera, che ha acquisito un ramo d'azienda della Finmek per produrre schede elettroniche. La Cigs avrà una durata di un anno, con la possibilità di prorogarla ancora per sei mesi. Alla fine del lungo ed ulteriore riposo forzato, scatterà la procedura di mobilità. I sindacati hanno già calcolato che per quella data circa 250 dei 730 dipendenti dell'intero Gruppo Finmek saranno già andati in pensione. La settimana prossima, nell'azienda di via Lisbona, si terrà l'assemblea dei cassintegrati guidata da Gianni Castellan. «Specialmente a Padova bisognerà lavorare ancora molto a fianco delle istituzioni e dell' Associazione Industriali per cercare di trovare una nuova occupazione agli 80 dipendenti» dice il segretario della Fim-Cisl. (f.pad.)
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