Calcio Padova, otto finali in quattro decenni: Lacrime a Verona e Novara, felicità a Cremona e Firenze
È intensa, calda e appassionante la storia del Padova nelle partite da dentro o fuori che valgono un’intera stagione. E che hanno reso molto spesso speciale il mese di giugno per tutte le ultime generazioni di tifosi

PADOVA. Otto finali negli ultimi 41 anni. È intensa, calda e appassionante la storia del Padova nelle partite da dentro o fuori che valgono un’intera stagione. E che hanno reso molto spesso speciale il mese di giugno per tutte le ultime generazioni di tifosi. Proprio quest’anno si va a chiudere un lungo cerchio, sperando anche di aver sfatato un tabù che stona con la tradizione di questa città.
La prima finale nella storia dei campionati biancoscudati risale al 13 giugno del 1980. Proprio il giorno di Sant’Antonio, come nella gara d’andata contro l’Alessandria. Quella volta sembrava tutto scritto perché lo spareggio sorridesse ai colori biancoscudati e permettesse alla squadra di tornare in Serie C1. Padova e Trento avevano concluso la stagione a pari punti e per le regole dell’epoca si doveva giocare uno spareggio in gara secca e in campo neutro.
È il Bentegodi di Verona a ospitare una sfida che vede l’esodo di 20mila tifosi biancoscudati, freddati dalla sconfitta ai calci di rigore dopo il 2-2 maturato nei 120 minuti. È una beffa atroce ma le stagioni successive vedranno una lunga scalata fino ad arrivare al biennio di gloria. 15 giugno 1994, stadio di Cremona, altro spareggio in gara secca per guadagnare la promozione in Serie A che al Padova mancava da 32 anni.
E altro esodo di tifosi, che stavolta possono tornare a casa colmi di gioia dopo la vittoria per 2-1 contro il Cesena marchiata dai gol di Cuicchi e Coppola. La Serie A è realtà e l’anno successivo sarà difesa in un altro spareggio per evitare la retrocessione. 10 giugno 1995, stadio Franchi di Firenze, dopo l’1-1 dei tempi regolamentari si va ancora ai calci di rigore contro il Genoa, che all’ultima giornata aveva riagguantato i biancoscudati al quart’ultimo posto. Ma il dischetto stavolta sorride al Padova che si salva. Sarà l’ultima finale giocata in gara secca e dopo quel tiro di Kreek comincerà una lunga discesa culminata nel 1999.
Playout contro il Lecco, il Padova ha anche il vantaggio del fattore campo, ma dopo il pareggio dell’andata in Lombardia, il 6 giugno perde in casa 1-0 e retrocede in C/2. È la terza retrocessione nel giro di tre anni, si torna al punto di partenza di quel 13 giugno 1980. Le ultime tre finali sono state giocate una dopo l’altra a cavallo dello scorso decennio. Il 21 giugno del 2009 il Padova festeggia il ritorno in Serie B grazie alla doppietta di Totò Di Nardo, che permette di espugnare il campo della Pro Patria per 2-1 dopo il pareggio dell’andata.
Il copione sembra quello anni ‘90 perché l’anno successivo il Padova è costretto a salvarsi ai playout nel derby di Rocco. Decisiva la vittoria per 3-0 a Trieste con le firme di Vantaggiato, Cuffa e Bonaventura il 12 giugno.
L’anno successivo si arriva alle porte del Paradiso, ma lo si sfiora soltanto. È ancora il 12 giugno, è ancora un Padova costretto a vincere in trasferta dopo il pareggio dell’andata. Ma la finale playoff premia il Novara che si impone 2-0 e vola in Serie A tra le lacrime di Dal Canto ed El Shaarawy. Il bilancio parla di 4 vittorie e 3 sconfitte. Quattro lacrime di gioia e tre di dolore. In attesa del responso di questa sera. —
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