Calcio Padova, trent’anni fa l’impresa contro la Juve: al Delle Alpi finì 0-1

Il 23 aprile 1995 il colpaccio contro i bianconeri allenati da Marcello Lippi: tre punti fondamentali per la salvezza conquistata poi a Firenze ai rigori contro il Genoa

Danilo Scurria
L'impresa del Padova contro la Juve nel 1995
L'impresa del Padova contro la Juve nel 1995

A distanza di trent’anni, rimane ancora un’impresa indimenticabile. Il 23 aprile del 1995, resterà per sempre una data storica del Padova. Una giornata memorabile, quella vissuta dai biancoscudati, che piazzarono un vero e proprio colpaccio contro la Juventus, allenata da Marcello Lippi, in corsa per vincere tutto: Scudetto, Coppa Italia e Coppa Uefa.

Se poi si pensa che il tutto è avvenuto nel vecchio stadio Delle Alpi, allora si che la soddisfazione valse doppio. Uno 0-1 finale che permise ai padovani di conquistare tre punti insperati alla vigilia, ma che furono importanti per tenere viva la possibilità di centrare la salvezza in Serie A.

Un’affermazione che a fine campionato, determinò buona parte del destino stagionale dei padovani, visto che fu fondamentale per evitare la retrocessione diretta e permettere alla squadra allora da Mauro Sandreani d’andarsi a giocare lo spareggio salvezza, poi vinto ai calci di rigore contro il Genoa a Firenze.

Un vero e proprio capolavoro quello compiuto dai padovani, che in quella domenica d’inizio primavera, si regalarono la soddisfazione di riuscire a sconfiggere un’altra grande del calcio italiano. L’affermazione contro i futuri campioni d’Italia, fu la penultima della serie, visto che l’Euganeo durante quella stagione, si dimostrò un vero e proprio fortino inespugnabile per le prime della classe.

La Lazio sconfitta la domenica precedente, il Milan di Capello, il Napoli e l’Inter nell’ultima partita della stagione regolare dovettero arrendersi contro una squadra che gradualmente iniziò ad acquisire l’etichetta di ammazzagrandi.

Una Juve che quel giorno schierò in campo due grandi ex biancoscudati, come Di Livio e Del Piero, che Mauro Sandreani riusci a limitare grazie ad una prestazione tatticamente perfetta e non concedendo nessuna possibilità di poter esprimere le loro qualità tecniche. Una partita tutta cuore e coraggio, quella che disputò quel giorno il Padova, reggendo l’urto bianconero e riuscendo a colpire la difesa juventina quando si è presentata l’opportunità.

Non era ancora scoccata la mezz’ora della ripresa quando Goran Vlaovic si procurò la punizione dal limite dell’area di rigore bianconera, che poi Kreek riusci a tramutare in rete. Una vera e propria staffilata sfoderata di sinistro, dall’attuale osservatore dell’Ajax, che fulminò Rampulla e fece esplodere di gioia tutto il popolo biancoscudato. Un sogno che diventò realtà, perché riuscire a sconfiggere la squadra più amata ed odiata d’Italia, non è una cosa che si verifica tutti i giorni.

Una partita che al triplice fischio di Borriello si trasformò come un vero e appuntamento con la storia, per una società e una città mai abituata a centrare questo tipo d’imprese. Una giornata che difficilmente verrà dimenticata da tutto l’ambiente biancoscudato, con la speranza che sia benevola per l’attuale Padova di Andreoletti, che tra due giorni avrà la possibilità di sfogare al cielo il proprio urlo di gioia, visto che ormai sembra essere veramente vicinissimo il tanto e agognato ritorno in Serie B.

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