Calcio violento, arbitro aggredito e partita sospesa
Fratte-Union Cadoneghe, sfida del girone M di Seconda categoria, interrotta al 20' del secondo tempo. Domenica 16 gennaio era accaduto in Terza categoria durante Civè-San Michele

FRATTE. Partita sospesa per aggressione all'arbitro. E' successo domenica nel derby padovano Fratte-Union Cadoneghe (Seconda categoria, girone M), chiuso anzitempo al 20' della ripresa sul risultato di 2-1.
Motivo scatenante: il rigore del vantaggio del Fratte (segnato da Matietto sulla ribattuta del portiere), contestatissimo dal Cadoneghe. L'arbitro, Francesco Zingarlini di Mestre, ha espulso per proteste l'allenatore ospite, Pierpaolo Rossi, e mostrato il cartellino anche al difensore Matteo Salvà.
Quest'ultimo ha reagito con uno spintone all'arbitro, che l'ha definitivamente espulso e poi si è avviato verso gli spogliatoi, fischiando la fine. «Ho agito secondo regolamento», ha spiegato ai dirigenti che gli chiedevamo ragione della gara sospesa.
Ora Fratte-Cadoneghe sarà decisa mercoledì dal giudice sportivo: l'Union rischia lo 0-3 a tavolino e una pesante squalifica a Salvà.
Minacce in Terza categoria.
Aggressioni agli arbitri durante le partite di calcio dilettanti putroppo sono abbastanza frequenti. Due domeniche fa, il 16 gennaio, una sfida di Terza categoria, Civè-San Michele, è stata sospesa dal direttore di gara al 95', quindi proprio all'ultimo momento, in pieno recupero, per minacce. Cos'era accaduto? Sul campo della frazione di Correzzola, l'arbitro Villan, di Chioggia, sul 2-1 per i padroni di casa aveva concesso il terzo rigore in favore degli ospiti. A quel punto era scoppiato un parapiglia con protagonisti giocatori e tifosi
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