Calvi, cellulari vietati ma la preside apre all’uso nell’intervallo
Un lungo confronto con la preside per cercare di arrivare a un accordo sullo stop all’uso dei cellulari in classe. Ieri mattina all’istituto tecnico commerciale Calvi la dirigente scolastica Cinzia Bettelle ha incontrato i rappresentanti d’istituto e delle varie classi per discutere dell’ultima direttiva che non solo vieta l’uso del telefonino durante le lezioni, ma ne dispone il ritiro da parte del docente della prima ora e la riconsegna da parte del docente dell’ultima ora. In pratica, come scritto sulla circolare in vigore da lunedì, il cellulare spento viene riposto sotto chiave nell’armadietto di classe o in un contenitore riposto in vicepresidenza. Solo al termine delle lezioni viene restituito.
La disposizione però fin da subito è stata accolta con sfavore dagli studenti, che hanno chiesto un incontro alla preside. Il chiarimento si è svolto nelle prime due ore di scuola ieri mattina. «C’è stato un confronto lungo e aperto tra me e i ragazzi» , spiega la Cinzia Bettelle. «Nonostante inizialmente fossero piuttosto prevenuti, hanno capito il mio punto di vista e la necessità di prendere un provvedimento sulla base di un uso smodato del cellulare in classe. Questo mi ha fatto molto piacere».
Gli studenti hanno chiesto alla dirigente una linea più morbida, che prevede la restituzione del telefonino almeno durante l’intervallo. «Non mi sono irrigidita nella mia posizione», aggiunge la preside. «Sono pronta a prendere in considerazione la proposta dei ragazzi». Per questo motivo lunedì i rappresentanti d’istituto incontreranno nuovamente la preside e le illustreranno le loro richieste. «Non credo che ci saranno problemi nell’accordargli l’uso del cellulare durante l’intervallo. Sono contenta che abbiano capito il messaggio e che mi abbiano parlato. Insieme stiamo giungendo a una soluzione».
La decisione della dirigente scolastica di mettere sotto chiave i cellulari era nata, come è spiegato nella stessa circolare, per l’“enorme numero di note disciplinari assegnate agli studenti a causa di un abuso del cellulare”. Non solo gli studenti si distraevano durante le lezioni, o con una semplice foto si passavano i compiti, ma è emerso che facevano anche video e foto a compagni e a docenti senza autorizzazione, il che sfociava in alcuni casi in episodi di bullismo.(a.f.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova