La dinastia dei polli arrosto: nell’Alta padovana per scoprire le radici
Saranno ricevuti in Comune a Campo San Martino gli eredi di quarta generazione di Angelo Mamprin e Domenica Marangon. Emigrarono alla fine del ’800 in Brasile, gli eredi diventarono grossi imprenditori

Emigrarono dal Veneto alla fine del diciannovesimo secolo cercando fortuna in Brasile, dopo 60 anni avrebbero impiantato un marchio iconico di San Paolo, ovvero l’iconico galletto “Frango Assado”, che nello stile assomiglia ai “Los Pollos Hermanos” della serie tv cult Breaking Bed. Fra pochi giorni torneranno in Italia gli eredi della famiglia Mamprin, saranno accolti con tutti gli onori nell’Alta e in consiglio regionale a Venezia.
«Il 24 febbraio», spiega Leopoldo Marcolongo, ex sindaco di San Giorgio in Bosco e vicepresidente dell’associazione Padovani nel mondo, «saranno ricevuti in Comune a Campo San Martino gli eredi di quarta generazione di Angelo Mamprin, originario di Borgoricco, e di Domenica Marangon, originaria di San Giorgio in Bosco».
Quando partirono correva l’anno 1888. «L’incontro è stato organizzato dall’associazione Padovani nel mondo con la collaborazione di Allan Pietri, ricercatore del Brasile», evidenzia Marcolongo. Uno dei momenti clou sarà celebrato il 24 febbraio alle 21 in sala consiliare a Campo San Martino.
La saga della famiglia Mamprin sarà narrata dalle radici al successo imprenditoriale, dalla valigia di cartone che conteneva qualche straccio all’intuizione geniale del pollo arrosto on the road.
«Un’occasione imperdibile per scoprire il legame tra il nostro territorio e il mondo, attraverso le vicende di chi ha portato il nome di Campo San Martino oltre oceano. Un’occasione per celebrare insieme il valore delle nostre radici», evidenzia il sindaco Dario Luigi Tardivo.
La catena di ristoranti Frango Assado, un’icona delle strade di San Paolo, iniziò il 15 novembre 1952, quando José Mamprin e la moglie Rosa Ciardiello, aprirono un modesto banco di frutta chiamato Rancho São Cristóvão lungo l’autostrada Anhanguera, a Louveira.
La loro offerta si ampliò presto con snack e piatti caserecci preparati da Rosa, tra cui il pollo arrosto, destinato a diventare il simbolo della loro attività.
Nel 1956, il successo crescente portò José a trasformare la bancarella in un vero ristorante, rinominandolo “Pollo Arrostito” e successivamente Frango Assado.
Grazie all’attenzione alla qualità e all’innovazione nel servizio, tra cui l’introduzione delle divise per i camerieri nel 1958, il locale divenne un punto di riferimento per i viaggiatori. Negli anni ’60, la famiglia Mamprin consolidò il marchio, mentre la terza generazione, negli anni’70, modernizzò e ampliò il ristorante.
La crescita continuò con nuove sedi e servizi, trasformando Frango Assado in una catena di successo. Nel 2008, il brand fu acquisito dalla International Meal Company, che ne ha ulteriormente sviluppato l’identità e l’espansione.
Oggi, con 31 stabilimenti lungo le principali autostrade di San Paolo e milioni di clienti all’anno, Frango Assado resta a significare un mix di visione imprenditoriale, fatica e qualità della cucina, radici venete che hanno creato una delle più amate tradizioni gastronomiche brasiliane. Un vissuto che sarà celebrato nella permanenza nella terra delle origini.
Il 25 febbraio i Mamprin saranno accolti nella casa natale di Marsango e poi andranno in visita alle Officine Facco; il 26 saranno ricevuti a Palazzo Ferro Fini.
«Si tratta di una storia che merita di essere conosciuta, perché quei 5 milioni di Veneti emigrati non sono solo quelli che premono sui nostri Comuni per la richiesta della cittadinanza in base allo ius sanguinis, sono i nostri ambasciatori nel mondo che dobbiamo valorizzare per stabilire rapporti commerciali con le nostre aziende», conclude Marcolongo.
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