Camposampiero, neonato trovato morto in culla

Il bimbo aveva appena tre settimane e due ore prima aveva fatto la poppata senza alcun problema
Degrado Ospedale Camposampiero POLETTO
Degrado Ospedale Camposampiero POLETTO

CAMPOSAMPIERO. Un caso di morte improvvisa del lattante si è verificato l’altro ieri a Camposampiero. Il piccolo deceduto in culla aveva appena tre settimane, era nato infatti all’ospedale Pietro Cosma il 22 ottobre scorso e non soffriva di alcuna patologia. I suoi pochi giorni di vita li ha vissuti con la mamma ventiseienne, il papà un anno più anziano e il fratellino di tre. Il suo arrivo era stato accolto con gioia dalla famiglia di origine macedone, soprattutto dal primogenito che desiderava tanto un fratellino con cui giocare. Il padre è in Italia dagli anni Novanta, lavora in zona ed è ben integrato.

Martedì mattina, inaspettato, il dramma che ha sconvolto l’intera comunità macedone del Camposampierese. La mamma aveva allattato il bimbo alle 4 del mattino, poco più di due ore dopo si è accorta che il suo piccolino non respirava più. In preda all’angoscia ha subito avvertito il marito, che ha telefonato al vicino ospedale di Camposampiero. È accorsa un’ambulanza con il personale medico, per il bambino però non c’è stato nulla da fare: era già spirato. La salma è stata trasportata all’obitorio di Camposampiero per essere sottoposto ad alcuni esami che mirano a scoprire la causa del decesso.

«Non aveva niente, stava benissimo» dichiara la zia, che insieme ad altri parenti dal giorno della tragedia vive con i genitori per portare loro conforto «È stata la mamma ad accorgersi che non respirava. Sono stati chiamati subito i soccorsi ma purtroppo il bambino era già morto. Ora aspettiamo che l’ospedale finisca con gli esami che debbono fare sul suo corpicino e ce lo riconsegni, perché lo porteremo in Macedonia, il desiderio della famiglia è di seppellirlo in patria. Mio fratello e la moglie hanno già preso contatti con un’agenzia di Camposampiero che si occuperà del trasporto. Tutta la famiglia rientrerà in Macedonia per il funerale del piccolo». La famiglia è di fede musulmana e il rito funebre sarà celebrato secondo quanto prevede la loro religione. La sindrome della morte improvvisa del lattante o Sindrome della morte in culla è un evento drammaticissimo per i genitori, che si vedono strappato il figlio in modo inspiegabile senza un sussulto o un gemito. In Italia ogni anno vengono colpiti almeno 300 neonati. Nella comunità scientifica il fenomeno non trova ancora alcuna spiegazione e nemmeno l’autopsia la fornisce. I testi medici spiegano che colpisce nel primo anno di vita, è la prima causa di morte dei bambini nati sani e si manifesta provocando la morte improvvisa e inaspettata.

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