Canaletto, Venezia e il Settecento della Serenissima

Vitalità, trasformazioni, idee, energia creativa. Il Settecento veneziano, illuminato dalla luce ispiratrice della laguna, è stato un secolo fecondo per artisti, scrittori e innovatori della Serenissima, attraversata da profondi cambiamenti nella vita sociale, politica ed economica. I giovani aristocratici inglesi, che partivano per il Grand Tour alla scoperta degli usi e costumi dell’Europa continentale, amavano visitare Venezia e fra i “souvenir” più ricercati e contesi c’erano le straordinarie vedute di Giovanni Antonio Canal, il pittore e incisore conosciuto in tutto il mondo come Canaletto. Dall’espressione unica e innovativa del vedutista veneziano, che univa la sensibilità per la luce naturale all’utilizzo matematico della camera ottica, prende forma la mostra “Canaletto e Venezia”, fino al 9 giugno nell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale.
La mostra esalta l’arte di Canaletto allargando lo sguardo alla ricchezza e alla varietà delle forme artistiche che, nel Settecento veneziano, hanno rotto i legami con il rigore del Classicismo e con la teatralità del Barocco, sancendo il predominio del colore sul disegno. Le opere di Luca Carlevarijs, al quale si devono le premesse del vedutismo, portano all’arte del ritratto rinnovata da Rosalba Carriera, autrice di deliziose miniature e piccoli ritratti a pastello, e a Giambattista Tiepolo, il contemporaneo di Canaletto che esaltava la luce in composizioni dinamiche dalle pennellate decise. Il percorso nella bellezza di questo secolo di innovazione prosegue con la pittura di costume di Pietro Longhi, con la pittura di storia, di paesaggio e con il capriccio, che in quest’epoca si afferma come il genere artistico che unisce elementi architettonici reali e fantastici nella composizione di un paesaggio. La mostra dà risalto anche alla grande stagione dell’incisione, con Giambattista Piranesi, per arrivare alle opere dei protagonisti di fine secolo: Francesco Guardi e Giandomenico Tiepolo. Il percorso si chiude con Antonio Canova, che sancisce la fine del secolo dei lumi e l’inizio del Neoclassicismo.
Fino al 31 marzo, tutti i giorni dalle 8.30 alle 17.30; dal primo aprile dalle 8.30 alle 19.30. palazzoducale.visitmuve.it. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova