Cardiopatie congenite, il punto sulle cure pediatriche in Azienda Ospedale Università di Padova

Non solo San Valentino e innamorati: il 14 febbraio è anche la Giornata internazionale delle cardiopatie congenite. Ogni anno otto neonati su mille risultano portatori di una cardiopatia congenita. Un bimbo su quattro nato con cardiopatia congenita presenta un difetto cardiaco critico e avrà bisogno di un intervento chirurgico o di un trattamento emodinamico entro i primi mesi di vita. Senza presa in carico del piccolo paziente, le cardiopatie congenite critiche possono essere fatali.

Nell’Azienda Ospedale-Università di Padova – unico caso in Veneto – ci sono l’Unità complessa di Cardiologia pediatrica e l’Unità complessa di Cardiochirurgia pediatrica, riferimento per il Nordest grazie alla rete con altri ospedali veneti, friulani e trentini. La UOC Cardiologia pediatrica dell'Azienda ha ricoverato nello scorso anno 492 bambini, il 23 per cento in urgenza. Sono pazienti che provengono per il 29 per cento da fuori regione. La UOC Cardiochirurgia pediatrica dell' Azienda, unica in Veneto, ha invece seguito 309 bambini, sono pazienti che arrivano per il 32 per cento da fuori regione. La Cardiologia utilizza la realtà virtuale per pianificare le procedure, mentre la Cardiochirurgia impiega per entrare in sala operatoria con maggiore sicurezza una stampante 3D.
Il professor Giovanni Di Salvo, direttore della Cardiologia pediatrica, spiega cosa rappresentano oggi le cardiopatie congenite e l’importanza di questa giornata a esse dedicata. (videointervista Elena Livieri)

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova