«Caro Nordest addio emigro in Carinzia con sei dipendenti»

La titolare di Orion Italy a San Martino di Lupari: «Pressione fiscale e costi ridotti del 30%, siamo pronti a fare i bagagli»
Di Silvia Bergamin

SAN MARTINO DI LUPARI. Il Nordest mette radici in Carinzia: «Lì si paga il 30% di tasse in meno, la benzina costa meno». L'impresa che emigra, il lavoro che delocalizza: Livia De Poli è titolare di Orion Italy, fondata nel 1969 dal papà Gavino; produce parafanghi in plastica e alluminio per bici.

«Abbiamo iniziato a sentire la crisi verso il 2009. Nessuno ne parlava. Nel 2008 fatturavamo 3 milioni l'anno, nel 2011 siamo scesi a 1,6 milioni. Abbiamo iniziato a guardarci intorno per trasferirci all'estero: a Klagenfurt, in Carinzia, abbiamo trovato il luogo ideale, con una tassazione del 43%. I miei 6 dipendenti sono tutti disponibili a fare i bagagli e seguirci. Ora attendiamo le elezioni: se nulla dovesse cambiare, ad agosto partiamo».

Lo scorso anno l'imprenditrice ha fondato il primo sindacato in Italia per i lavoratori autonomi, l'Aila (Alleanza impresa lavoratori autonomi), ne è presidente nazionale e «questo perché anche noi imprenditori siamo innanzitutto lavoratori, conosciamo il lavoro e i relativi problemi, mentre nessuno ci tutela. A breve firmeremo la convenzione con Federcontribuenti».

L'Austria costa meno: «L'affitto di un capannone in Carinzia costa 2,5-3 euro al metro quadro, in Italia tra i 25 e i 30. L'autostrada non la paghi come qua, la benzina costa meno». E si beccano il made in Italy: «Lì capiscono quali sono le eccellenze italiane, fondate sulla creatività. Qui, con la pressione fiscale del 73%, lavoro 10 mesi all'anno per lo Stato. Il 95% di ciò che produciamo lo vendiamo all'estero, stiamo andando in Bangladesh e Cina: stiamo facendo un percorso inverso. Il nostro prodotto è più competitivo di quello cinese».

Marco Paccagnella, presidente della Federcontribuenti di Padova: «In Carinzia c'è più equità fiscale, la burocrazia da noi porta via due punti di Pil a livello nazionale. Gli operai vanno meglio, trovano quello che in Italia abbiamo perduto, sanità, tassazione. A livello veneto sono 5 mila le aziende che stanno attendendo il voto politico: chiediamo condizioni normali a livello europeo, fiscali e di lavoro».

Imprenditore e lavoratori a braccetto: «Ci tengo ai miei operai», insiste De Poli. «Le imprese stanno andando via come legittima difesa all'atteggiamento dell'Agenzia delle entrate, ho i miei operai che non arrivano alla terza settimana». Tania Bonaldi lavora alla Orion da 4 anni e ha 4 figli: «Andarmene dall'Italia? Mi fa paura, ma piuttosto di rimanere senza lavoro...»

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