Casellati, critiche per la figlia assunta alla Sanità

ROMA. Non solo la giustizia.
Nella sua storia politica, Maria Elisabetta Alberti Casellati si è occupata per anni anche di sanità, prima come presidente della omonima commissione al Senato, dal 1994 (anno del suo ingresso in Parlamento) al 1996, poi come sottosegretario alla Salute quando il dicastero era guidato da Girolamo Sirchia, nominata il 29 dicembre 2004 e fino al 2006.
Proprio in quel ruolo la Casellati fu oggetto di polemiche per l’assunzione della figlia, Ludovica Casellati, a capo della sua segreteria, con un compenso di 60 mila euro. All’epoca la vicenda emerse sul Corriere del Veneto, con tanto di intervista a Ludovica che spiegò il suo ruolo, e rilanciata dal Corriere della Sera, seguita da un no comment dell’allora sottosegretario, ruolo ricoperto anche da aprile 2005 a maggio 2016 nel corso del terzo governo Berlusconi.
L’ultimo impegno parlamentare della Casellati nella scorsa legislatura fu la difesa in aula proprio di Silvio Berlusconi, dichiarato decaduto in base alla legge Severino, “sentenza” emessa dopo il verdetto di condanna definitivo a carico del Cavaliere. Per la Casellati e anche per gli avvocati Piero Longo e Nicolò Ghedini (senatore di FI) che hanno presentato ricorso alla Corte di giustizia di Strasburgo, la Severino non può essere applicata su fatti retroattivi rispetto all’entrata in vigore della legge: la battaglia è ancora pendente e il Cavaliere spera di essere riabilitato per tornare in gioco e contrastare Salvini, che si presenta come leader incontrastato del centrodestra.
Tra gli episodi contestati della sua carriera politica c’è la querela, definita «intimidatoria», presentata contro la giornalista Roberta Polese, all’epoca cronista de Il Padova, del gruppo Epolis. Al centro della questione il caso di un incarico che l’Arpav assegnò alla società di Marco Serpilli, il marito di Ludovica Casellati, figlia della neo-presidente.
L’articolo della cronista padovana non piacque all’allora senatrice che la citò per danni e chiese 250 mila euro di danni. I giudici diedero ragione alla giornalista che però, per evitare un secondo grado di giudizio, si accordò per pagare metà delle spese processuali. La vicenda è raccontata nel libro “Io non taccio”, che nel 2016 ha vinto il premio Piersanti Mattarella.
L’altro figlio della neopresidente del Senato, Alvise Casellati, è un affermato direttore d’orchestra, carriera che ha intrapreso dopo un periodo trascorso a New York in una banca d’affari di primissimo livello. Il suo “debutto” ha suscitato gelosie e polemiche, il 16 marzo 2011, quando alla guida dell’Orchestra e del Coro della Fenice (maestro del Coro Claudio Marino Moretti) ha diretto il concerto per il 150 anni dell’Unità d’Italia nel teatro veneziano. Anche lui ha pagato il fatto di essere “figlio di”. Due anni fa Il Fatto Quotidiano titolò: «Spinto dalla madre ecco sale sul podio il maestro Casellati».
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