Caso Capua: Tosi si schiera con l’Istituto Zooprofilattico

Andrighetto, il manager dello Zooprofilattico, ai ferri corti con la scienziata, incontra il dirigente della Salute insieme al sindaco leghista di Verona
MALAGOLI - CONVEGNO PER ILARIA CAPUA
MALAGOLI - CONVEGNO PER ILARIA CAPUA

PADOVA. Flavio Tosi mediatore a sorpresa nella spinosissima vicenda che oppone la prestigiosa virologa Ilaria Capua al cda dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie e al suo direttore generale, Igino Andrighetto. La scienziata - che ha raggiunto il successo internazionale grazie alle ricerche genetiche sulla trasmissione dell’influenza aviaria all’uomo - chiede il trasferimento del suo gruppo (70 giovani ricercatori reclutati attraverso bandi europei) dai laboratori di Legnaro alla nuova Torre di ricerca pediatrica della Città della Speranza, a Padova, per disporre così di spazi e attrezzature più adeguati, distribuiti su due piani.

Porte spalancate dalla Fondazione benefica ma l’ipotesi è bocciata dal manager: ha chiesto e ottenuto dal ministero della Salute un finanziamento di tre milioni per ristrutturare gli attuali laboratori dell’équipe Capua, intende procedere su questa strada. La studiosa, però, ritiene inaccettabili le condizioni offerte per sua permanenza e ventila la possibilità di lasciare l’Italia verso lidi più accoglienti. Il caso diventa politico, con il governatore della Regione Luca Zaia che si dichiara «indignato, anzi incazzato», lamentando che due e anni e mezzo di discussione siano culminati un flop: «Non esiste un problema di fondi, le risorse le abbiamo stanziate e non permetteremo che il Veneto perda una personalità che tutto il mondo scientifico ci invidia». Come dire: una star della ricerca mortificata dai burocrati, argomento allettante per un Palazzo in crisi di credibilità.

Così, il caso anima i media, echeggia in consiglio regionale e rimbalza al Quirinale, perché il presidente Giorgio Napolitano, inaugurando gli Stati generali della cultura con Ilaria Capua al suo fianco, dà voce ai «Talenti vessati da una foresta normativa che non fa che crescere». Al malcapitato Andrighetto - bersagliato da ogni parte - non resta che rivolgersi all’unico politico di peso sensibile alle sue ragioni, il sindaco scaligero e segretario della Liga. Si conoscono da quando Tosi reggeva la sanità e la collaborazione è ripresa con l’impegno dello Zooprofilattico ad allestire un centro di controllo sulle sostanze alimentari destinati agli animali, nel Veronese. Così, a margine di Fieracavalli, Tosi accompagna l’amico in udienza dal direttore del settore veterinario del ministero, Romano Marabelli. Quest’ultimo, ascoltati i fatti, promette interessamento, esortando l’interlocutore a proseguire il suo lavoro nel rispetto della legge. Tant’è. Il manager veneto esce rinfrancato dal colloquio e confida nella protezione tosiana. In attesa della prossima puntata.

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