Caso Fanpage-Sesa, Ghedin si dimette da consulente governativo

PADOVA. Dopo la pubblicazione dell’inchiesta del team Backstair di Fanpage.it, Fabrizio Ghedin ha presentato le dimissioni dall’incarico pubblico di consulente del governo per il quale percepiva 40mila euro di soldi pubblici. Ghedin - scrive il sito - "aveva prospettato a Fanpage.it una sponsorizzazione per cercare di controllare l’inchiesta sul business del compost in Veneto".
A poche ore dalla pubblicazione dell'inchiesta lo spin doctor della sottosegretaria leghista Vannia Gava ha presentato le sue dimissioni dall'incarico pubblico di consulente per la comunicazione, che la Gava ha accettato chiedendo al capo gabinetto del ministero di revocare la collaborazione con effetto immediato.
Il gruppo di giornalisti investigativi aveva documentato come mentre lavorava sul business milionario del compost in Veneto era stato avvicinato dallo stesso Ghedin che, in un incontro con la direzione del giornale aveva proposto un investimento pubblicitario da centinaia di migliaia di euro in cambio di poter controllare l'inchiesta. All'incontro aveva partecipato anche il socio privato di Sesa, Angelo Mandato, a capo di un impero di società attive nel settore dei rifiuti guidate dalla holding Finam.
Commissione antimafia. «Trecentomila euro per fermare un'inchiesta giornalistica, 300mila euro per impedire di scoperchiare la verità o almeno porre dei dubbi sull'operato della Sesa di Este. Parliamo tanto di corruzione in procedure pubbliche, ma poco di corruzione nei confronti di giornalisti per bloccare inchieste scomode».
Lo scrive sul suo profilo Fb il presidente della Commissione parlamentare antimafia Nicola Morra sull'inchiesta giornalistica realizzata dai giornalisti di Fanpage. «Non solo hanno realizzato un reportage necessario - scrive - , ma dimostrato e documentato la loro integrità morale. Certo che 300mila euro ad un giornale fanno comodo, ma Fanpage ha dimostrato che fa molto più comodo avere dignità e integrità per i propri lettori», conclude Morra.
La Sesa è uno dei più grandi impianti di compostaggio d'Europa con un fatturato di 90 mln per ricavi che superano gli 8 milioni. Produce 68 mila tonnellate di compost l'anno che viene sversato sui campi come fertilizzante.
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