Castiglioni di Albignasego guai per frode milionaria

È una frode fiscale da 63 milioni di euro quella per cui la Guardia di Finanza di Perugia ha messo agli arresti domiciliari l’imprenditore di Varese Gianfranco Castiglioni, già fondatore della casa motociclistica Cagiva, e tre manager del gruppo tra cui il figlio minore Davide. Provvedimenti disposti dal gip di Spoleto al termine di un’indagine durata circa due anni e che hanno portato anche al sequestro delle quote di controllo della holding e del patrimonio immobiliare di famiglia. Ripercussioni anche in provincia di Padova, precisamente ad Albignasego, dove in via Vespucci 5 ha sede la Castiglioni Gianfranco, ex Capica minuterie, azienda dove lavorano 90 dipendenti.
Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza ha operato verifiche fiscali nei confronti di tutte le compagini, con sedi nelle province di Perugia, Varese, Como, Milano e Padova. Contestando complessivamente, per gli anni 2004-2011, una base imponibile sottratta a tassazione pari ad oltre 350 milioni di euro, Iva dovuta e non versata, indebitamente detratta, per oltre 410 milioni, nonchè ritenute fiscali e previdenziali operate e non versate per oltre 9,7 milioni di euro. Il gruppo imprenditoriale di Castiglioni, fondato negli anni ’50, operante nella lavorazione dei metalli, conta circa 450 dipendenti.
I finanzieri del nucleo tributario di Padova hanno sequestrato circa 300 mila euro di quote della Castiglioni in Camera di Commercio.
La notizia è giunta ieri come un fulmine a ciel sereno nell’azienda di Albignasego. «Questa è un’azienda sana» precisa il direttore dello stabilimento Giovanni Arrigoni. «Visto quel che sta accadendo, la nostra priorità è mantenere i 90 posti di lavoro». (e.fer.)
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