Cavagnis, i lavori in Prato non bastano. Crisi di liquidità: chiesto il concordato

Appalti non pagati ed esposizione con le banche, l’azienda ha 120 giorni per predisporre un piano per saldare i debiti
TOME’-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FRONTONE EX MACELLO PRATO DELLA VALLE
TOME’-AGENZIA BIANCHI-PADOVA - FRONTONE EX MACELLO PRATO DELLA VALLE

PADOVA. Aveva superato la difficilissima crisi dell’edilizia nel 2007-2008, per alcuni devastante. Tanto che nel 2015, nell’arco del biennio a venire, puntava a raddoppiare il fatturato di 10 milioni di euro. È andata diversamente. Un mix tra crediti non riscossi da parte di committenti, appalti pubblici in calo, linee di finanziamento aperte con alcuni istituti bancari che vanno ripagate con migliaia di euro al mese, hanno provocato una forte crisi di liquidità nelle casse di Cavagnis Costruzioni srl, storica impresa padovana del mattone con sede nella centralissima via Aleardi. E il 3 ottobre scorso l’azienda ha depositato in tribunale la richiesta di ammissione alla procedura di concordato preventivo in continuità aziendale. Una richiesta di concordato “in bianco” per avere 120 giorni di tempo durante i quali predisporre il piano e la proposta di pagamento dei debiti.

La procedura

La firma in calce alla richiesta è del presidente del consiglio di amministrazione dell’impresa, l’ingegnere Giacomo Cavagnis, con gli avvocati Roberto Nevoni, Andrea Olivieri e Antonio Lovisetto. La prima sezione civile del tribunale (presidente Giovanni Giuseppe Amenduni) ha nominato giudice delegato alla procedura Manuela Elburgo, assegnando l’incarico di commissario giudiziale al commercialista padovano Riccardo Bonivento: il professionista dovrà trasmettere una relazione mensile al tribunale sulla situazione patrimoniale e finanziaria della società, le esposizioni con le banche, le operazioni economiche e finanziarie compiute in questo delicato periodo di transizione. Periodo delicato perché i debiti sono temporaneamente congelati in attesa del piano di concordato (la presentazione dovrà avvenire entro i primi di febbraio). Poi che succederà? Il tribunale valuterà se ci sono i requisiti per l’ammissione al concordato (al momento di tratta di un concordato con riserva). Solo se l’esito sarà positivo (ipotesi prevedibile), il commissario Bonivento farà una relazione destinata all’adunanza dei creditori, chiamati a votare secondo il principio del voto espresso. In pratica dovranno dire sì o no al concordato che prevede la suddivisione dei creditori in due gruppi: da una parte i privilegiati, candidati a incassare interamente il loro credito; dall’altra i chirografari, che potranno rientrare delle somme spettanti in una determinata percentuale stabilita dal piano di concordato.

L’obiettivo della procedura? Pagare tutto, recuperare liquidità e salvare l’azienda che guarda al futuro decisa a superare le difficoltà finanziarie. Non ultimo, tutelare i posti di lavoro, 26 dipendenti (11 operai, altri amministrativi e tecnici, oltre a 2 dirigenti).

Passato

La storia di Cavagnis srl inizia nel 1934 quando viene fondata da Giacomo Cavagnis che, successivamente, passa il testimone al figlio Paolo e poi al nipote Giacomo. Da allora diventa un punto di riferimento per il settore immobiliare e dell'edilizia, restando saldamente nella mani della famiglia con Paolo, 94 anni, detentore del 19% della quote; e i figli Giacomo, 64 anni, con il 47% delle quote (è l’attuale presidente del consiglio di amministrazione), Andrea, 61, con il 17% delle quote (è presidente dell’Oic-Opera Immacolata Concezione); Clara, 63, e Francesca, 58, entrambe con l’8,5%.

Presente

Tanti i cantieri in cui la Cavagnis srl è attualmente impegnata. Il più noto, a Padova comprende gli spazi del frontone dell’ex Foro boario con affaccio su Prato della Valle dove sono previsti un polo della ristorazione con quattro ristoranti, un supermercato Despar nelle nuove gallerie vetrate verso Santa Giustina e la sede centrale per il Nordest del gruppo Banca Sella: l’impresa fa parte del project financing formato anche da Parcheggi Italia spa e Fratelli Gallo srl (con all’interno la Road srl della famiglia Pavin) che si è aggiudicato la gestione del nuovo park da 490 posti in piazza Rabin.

A Bolzano sta realizzando un supermarket Despar e partecipa al progetto Sinfonia (intervento di riqualificazione urbana cofinanziato da fondi europei, la città altoatesina è sede pilota); a Roma sta ristrutturando il Palazzo della Provincia d’Italia della Compagnia di Gesù e a Napoli un edificio storico pontificio. —+
 

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