C’è un lavoro per dieci detenuti

Ieri alla Casa circondariale di Padova venticinque detenuti hanno ricevuto l’attestato di partecipazione al corso di formazione professionale per addetto all’igiene ambientale. A renderlo possibile è stata la “Cooperativa solidarietà” che ha finanziato interamente il progetto. Per i detenuti ora si apriranno prospettive di reinserimento sociale. Dieci di loro, infatti, avranno la possibilità di uscire dal carcere quattro ore al giorno per lavorare come addetti alle pulizie. Gli altri potranno proseguire la formazione e specializzarsi ulteriormente. L’iniziativa è dedicata ai detenuti con problemi di dipendenza da alcol e droga dell’Istituto a custodia attenuata (Icat), una sezione della Casa circondariale inaugurata solo un anno fa. «Io spero di andare a lavorare perché fuori ho due figli e potrei aiutare la mia famiglia», racconta Guerbaya Chokri, 45 anni. «Seguire il corso di formazione è stata un’esperienza utile. Qui, ogni giorno, siamo impegnati in diverse attività come corsi di disegno, rugby o pet therapy. Grazie al sostegno delle psicologhe impariamo a essere noi stessi, cos’è l’educazione e il significato del presente. Io sono originario della Tunisia, sono in Italia dal 1998 e nel 2008 ho perso il lavoro. Se tutto va bene, dovrei uscire dal carcere a maggio». «Rimane il problema del sovraffollamento», dichiara Antonella Reale, direttrice della Casa circondariale. Ieri, erano presenti alla consegna degli attestati anche Stefano Bolognesi e Stefania Pasqualin, della Cooperativa solidarietà; Sonia Calzavara, medico della sanità penitenziaria Usl 16 e Domenico Cucinotta, responsabile area pedagogica della Casa circondariale.
Elisa Fais
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