Ceffoni tra bidelli alla primaria Mazzini

Arrivano i carabinieri, la dirigente non vuole commentare l’episodio e i bambini emulano la scena

«Vieni qua che ti do un ceffone», e giù una sberla, un po’ per finta, ma fa male. «Ti mando in ospedale», e giù un’altra manata. A “giocare” a darsi sganascioni sono stati i piccoli della scuola elementare “Giuseppe Mazzini” di via Leogra, ad Altichiero. Ieri mattina alcuni di loro hanno assistito alla baruffa tra la bidella Paola e il bidello Luciano. La prima avrebbe mollato due sberle al secondo durante un litigio per la distribuzione di turni ed orari. E i bambini hanno trasformato l’episodio nel gioco della giornata.

La lite è scoppiata all’apertura della scuola, intorno alle 7.30: prima solo urla e qualche parola di troppo, poi sono passati agli schiaffi. I vicini hanno sentito la sirena dell’ambulanza intorno alle 7.45. In mattinata sono arrivati anche i carabinieri che sono rimasti nella scuola fino alle 13.

L'elementare “Mazzini” fa parte del XIV Istituto comprensivo che conta anche la scuola dell’infanzia La Giraffa, le scuole primarie Petrarca, Lambruschini e Monte Grappa, la scuola secondaria (ex media) Don Minzoni e la secondaria Galilei. In quest’utlima, in via della Biscia, a Montà, risiede la dirigente, Elsa Miozzi. Ieri mattina è stata informata dei fatti ma non era in sede in quanto reggente alla scuola Parini di Camposampiero. Rispettando le sue direttive alla scuola Mazzini e alla Galilei, dove la preside ha il suo ufficio, si sono chiuse a riccio. Pochissime parole che non spiegano l’accaduto da parte della dirigente vicaria: «È una vicenda che riguarda la scuola e il personale», ha tagliato corto, «possiamo solo dire che non c’è da preoccuparsi, che fisicamente stanno tutti bene e che la situazione è sotto controllo. Per i bambini non c’è mai stato nessun pericolo e, casomai, risponderemo con dovizia di particolari ai genitori».

Quello che trapela da qualche risata del personale e da qualche mezza parola sfuggita, è che il rapporto tra i due dipendenti Ata era incrinato già da tempo. Infatti la vicepreside ammette: «Conosciamo da tempo la situazione ma è decisamente sotto controllo». In un primo momento era trapelata la notizia, errata, che la bidella avesse preso a schiaffi un maestro. Ma la vicepreside non ha smentito neanche questa inesattezza: «Non siamo tenuti a dare spiegazioni,, siamo in contatto con le persone coinvolte. È stato solo un episodio». I genitori, che ieri mattina sono andati a prendere i piccoli alla spicciolata, cadono dalle nuvole: «Non ho mai saputo», dice una mamma, «di queste difficoltà all’interno della scuola che coinvolgono il personale. Non mi va che mia figlia, dopo aver visto quanto successo tra i bidelli, “giochi” a dare sberle ai compagni o che pensi che un ceffone sia uno scherzo. Ne parlerò con la dirigente». Intanto i piccoli fuori in cortile, poco dopo il pranzo, ieri mattina si divertivano ad impersonare Paola e Luciano, ma le sberle se le davano sul serio.

Elvira Scigliano

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