CementiZillo acquista la Radici

Il conte di Este: «Un'unica grande realtà sarà più forte e competitiva»
 MONSELICE.
Ora è ufficiale: il conte Zillo si è comprato la Cementeria di Monselice. La voce, che circolava già dalla scorsa estate, ha trovato conferma definitiva ieri. A dare l'annuncio dell'avvenuta acquisizione, una nota a firma del presidente di Cementizillo Spa, Giovanni Zillo Monte Xillo. «In data odierna, la Cementizillo Spa ha assunto la proprietà della società Cementeria di Monselice Spa - recita la nota - L'integrazione delle due aziende, che da lungo tempo operano nel settore del cemento nel Nord Italia, consentirà la formazione di una nuova struttura, più adeguata per far fronte a un mercato sempre più competitivo, globalizzato e caratterizzato dalla presenza di grandi gruppi a larga base internazionale». Un passaggio che segna un salto di qualità per il gruppo Zillo, che aggiunge un terzo stabilimento ai due di Este e Fanna (Pordedone), oltre a eliminare un concorrente diretto.  
Presidente Zillo, cosa vi ha spinto a puntare verso l'aggregazione, con l'acquisizione della Cementeria di Monselice?  
«Certamente la ricerca di un rafforzamento della nostra posizione in quanto, logicamente, per stare sul mercato in tempi sempre più difficili è necessario avere una certa dimensione. E questo vale anche per il cemento, pur essendo questo un prodotto locale, che nel nostro caso viene distribuito nel Nord Est. Si pensa comunque che un gruppo più forte possa resistere meglio».  
Per il momento la Cementizillo non si sbilancia sul piano industriale...  
«Non è stato ancora approntato, lo stiamo organizzando - spiega il presidente Zillo - Per il 2011 definiremo un piano industriale congiunto per le due realtà. Ci stiamo già lavorando, ma bisogna essere sul campo per stabilire un piano industriale concreto. Verrà messo a punto comunque nell'arco di alcuni mesi».  
Cosa cambierà ora nei due stabilimenti? Resteranno due realtà distinte?  
«La Cementizillo ha acquisito la Cementeria di Monselice, che rimane tale, con il suo marchio. Logicamente la gestione d'ora in poi sarà in mano alla Cementizillo».  
E dal punto di vista dell'occupazione?  
«E' presto per sbilanciarsi. Ora si tratta di prendere in mano la gestione e verificare come creare sinergie totali. Sono cose che non si possono decidere dall'oggi al domani. Naturalmente ne discuteremo con i sindacati. Oggi abbiamo semplicemente effettuato un atto ufficiale, che era nell'aria da tempo».  
Con questa acquisizione, la Cementizillo migliora notevolmente la sua posizione nel mercato nazionale.  
«Acquisiamo una quota di mercato del 5% a livello nazionale, su tre stabilimenti dislocati nel Nord Est. Certo i due stabilimenti più vicini, Este e Monselice, verranno gestiti in tandem: cercheremo di avere una gestione più unitaria possibile».  Nella classifica 2009 della produzione di cemento in Italia, Cementizillo si posizionava all'ottavo posto con il 2,5% della produzione, Radici invece al decimo con l'1,9%. Su un punto il presidente di Cementizillo non si sbilancia, ed è quanto gli sia costata l'acquisizione della Cementeria dall'ormai ex proprietà di Radici. «Il valore è riservato» precisa. Di voci in proposito ne erano circolate parecchie. Volendo azzardare una stima, l'operazione potrebbe essere nell'ordine di (almeno) 100 milioni di euro. Nessuno parla invece a Monselice. Il presidente uscente, Paolo Radici, siederà nel Consiglio di amministrazione di CementiZillo.  

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