«Cetto e il partito du pilu? E' roba da moderati»

«Qualunquemente», liberamente non ispirato ad Arcore, in sala e a Berlino
Antonio Albanese (Cetto La Qualunque) e la moglie Carmen (Lorenza Indovina)
Antonio Albanese (Cetto La Qualunque) e la moglie Carmen (Lorenza Indovina)
 
ROMA.
Cetto La Qualunque ispirato a Berlusconi? «Sarebbe stato troppo facile, anzi non volevamo farci coinvolgere da cose troppo identificabili». A parlare così alla presentazione di «Qualunquemente», nelle sale da venerdì è un Antonio Albanese prudente.  Il fatto è che l'identificazione del suo personaggio con il premier e con la cronaca recente è davvero troppo evidente e così le domande politiche o para-politiche al comico piovono a più non posso. Albanese prima dice «il mio Cetto si può considerare un moderato rispetto a certi politici di oggi». Ma poi un po' sbanda quando gli si chiede perchè mai il suo politico corrotto, fondatore del Partito du pilu, sulla spiaggia di fronte a bel corpo di ragazza in bikini dica: «Davvero bel corpo d'assessore». «Che c'entra? - risponde Albanese -. Cose del genere accadono da sempre». Il comico ha dalla sua il fatto che personaggio di Cetto La Qualunque, imprenditore calabrese corrotto che disprezza natura, democrazia e donne può rivendicare una lunga storia che lo renderebbe immune da ogni sospetto almeno rispetto alla cronaca recente. «E' dal 2003 - dice - che faccio questo personaggio (Cetto nasce all'interno del programma Non c'è problema, poi passa a Mai dire domenica e ultimamente è ospite del programma di Fazio Che tempo che fa). Questo è solo un film comico che racconta il nostro paese».  E ancora per quanto riguarda il rapporto con la cronaca, non ultimo il caso Ruby, «il mio Cetto la qualunque oggi? E' solo un moderato - ribadisce -. Quando ho scritto il film tre anni fa poteva essere diverso, ma oggi è di fatto così. Non so che dire - spiega il comico - certo sembra che certe cose siano fatto apposta, ma è anche vero che se il film fosse uscito sei mesi fa o due anni fa non sarebbe stato troppo diverso». La storia del film è semplice. Cetto La Qualunque, latitante all'estero, torna in patria nel cementato e immaginario paesino calabrese di Marina di Sopra con tanto di amante brasiliana e si riunisce, dopo quattro anni, alla fedele e tradizionale moglie Carmen (Lorenza Indovina) e al figlio Melo.  Intanto Albanese guarda alla 61ma edizione del Festival di Berlino (10-20 febbraio). Probabilmente l'annuncio ufficiale del Festival arriverà solo oggi. Ancora non è noto se il film sarà in concorso.

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