Che fine ha fatto Sandra con il Coronavirus? "Sto progettando la gelateria La Romana del futuro"
La titolare dei locali di corso Milano e via Manzoni: "Così elimineremo le file e gli assembramenti"

PADOVA. Sandra Brasola, 50 anni, titolare della gelateria La Romana, che fine ha fatto?
"Stiamo progettando La Romana del futuro, sono appena uscita da un'azienda che vende plexiglass".
Da quanto tempo siete chiusi?
"Dal 12 marzo. Ci siamo organizzati con le consegne a domicilio, in modo da tenere il contatto con i clienti ma ovviamente non è la stessa cosa".
Avete subito una perdita così grave?
"Probabilmente il 50%, se ne stanno andando i due mesi migliori".
Da quanto tempo La Romana esiste a Padova?
"Sarebbero 9 anni il 21 maggio per la gelateria di corso Milano. Nel 2013 abbiamo aperto a Verona, nel 2016 ancora a Padova in via Manzoni e nel 2018 a Ferrara".
Un successo travolgente. Lei è del mestiere?
"Proprio no. E' cominciato tutto come un gioco. Lavoravo in Vodafone. Io e il mio collega Stefano Saponaro avevamo un po' di soldi messi da parte e abbiamo scommesso sul gelato. Ci siamo legati a quest'azienda di Rimini (La Romana dal 1947) e la risposta della gente è stata esaltante. Mai avremmo immaginato".
Quanti dipendenti avete?
"Una ventina, esclusi gli stagionali".
Come sarà La Romana del futuro?
"Dovremo garantire la sicurezza di clienti e dipendenti, ci saranno servizi innovativi, punteremo molto sugli spazi esterni".
Come farete a gestire le solite file chilometriche?
"Dovremo necessariamente ridurle. Non si può ricominciare come prima".
Avete già pensato come fare?
"Ci sarà una segmentazione delle esigenze e saranno velocizzati i percorsi dei clienti top, quelli che usano carte di credito, telefonini e social network".
Siete preoccupati?
"La preoccupazione c'è ma questa è anche una sfida e per vincere dobbiamo innovare. Torneremo presto a sorridere, a gustare insieme un buon gelato e magari anche ad abbracciarci".
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