Chiedi chi era Amadeus Così i bambini incontrano Mozart

Debutta lo spettacolo della pianista Roberta Paroletti Un progetto educativo tra cultura e divertimento
Di Mirko Schipilliti

VENEZIA. Quante storie vi hanno raccontato su Wolfgang Amadeus Mozart, bambini? Perché lui, da bambino, era un prodigio. Una volta c’erano persino i cartoni animati sui personaggi famosi; ora invece le occasioni vanno create e in un panorama dove la formazione musicale di base va implementata, per il pubblico di domani la formula dello spettacolo con musica rappresenta una strada da percorrere sempre di più. “Amadeus a teatro in casa Mozart, spettacolo di Teatro-Musica per bambini da 6 a 100 anni” è stato ideato e scritto dalla giovane pianista veneziana Roberta Paroletti, e va in scena per la prima volta oggi alle 16.30 al teatro dei Frari a Venezia per la rassegna Frarifuori (Calle drio all’Archivio, S. Polo 2464, ingresso libero).

Già bambina prodigio lei stessa, dopo una formazione con alcuni dei migliori pianisti e in accademie illustri, la Paroletti si dedica con grande passione all’insegnamento ai bambini da quasi vent’anni e ha accumulato un’esperienza preziosa e profonda in un settore speciale, dove la comunicazione è veramente un’arte.

“Amadeus” è diventata quasi una parola magica, nome ormai indelebilmente legato alla figura del grande compositore austriaco, da mostrare nei suoi aspetti salienti senza dimenticare la sua dimensione umana, anche di bambino, quella fanciullezza che rimase sempre incontaminata nella sua dimestichezza e propensione al gioco come nella naturalezza estrema alla base della perfezione della propria musica. C’è un ragazzino che compone, il giovane Mozart (Ivan Anoè), una cantante (Lara Matteini), ovvero quella cantante che fu Aloysia Weber, grande amore del giovane Mozart, il violino sognante (interpretato dalla violinista Pia Pulkinnen), la Dea della Musica (la stessa Roberta Paroletti) e una voce recitante, partecipazione straordinaria dell’attrice veneziana Maria Pia Colonnello. Ci sono momenti illustrativi, biografici, brevi estratti musicali, suonati anche dalla Paroletti, un piccolo focus su Mozart a Venezia e sui teatri del ‘700, riferimenti all’epistolario, le relazioni a Salisburgo, i debiti, ma anche Mozart con lo scolapasta, pentagrammi giganti, il banchetto per il compleanno, palloncini, gag, battute, colpi di scena, arricchendo un quadro che nel divertimento non rinuncia all’importanza di far conoscere i grandi artisti soprattutto ai più piccoli, un percorso per incuriosire e avvicinare ai misteri della composizione musicale, alla magia della musica.

Molte sono le idee che animano la Paroletti, che vorrebbe proseguire il progetto anche su altri compositori, come Rossini, nel binomio teatro-musica per spingere a una maggiore partecipazione non solo agli eventi musicali, ma anche al teatro e all’arte in generale. Per questo il ruolo della famiglia è fondamentale: “Amadeus a teatro in casa Mozart” si rivolge anche a mamme e papà, zii, nonni, amici.

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