Chimico si avvelena con una dose di cianuro
VIGODARZERE. Ha scelto il cianuro per farla finita. Veleno che poteva trovare sul posto di lavoro, scelto proprio come luogo per uccidersi, ieri mattina, con i colleghi negli uffici e nei reparti a pochi passi di distanza. E’ morto così un uomo di 52 anni, Franco Filippi, residente con la famiglia a Santa Giustina in Colle e dipendente della ditta Inarca, che ha sede in via Ca’ Zusto a Vigodarzere. A soccorrerlo sono stati proprio i suoi colleghi, ma ormai per lui non c’era più nulla da fare: il veleno in pochi minuti lo aveva ucciso. E ancora non si comprendono i motivi del gesto, ma che non si tratti di un incidente è chiaro dal biglietto che ha lasciato sul tavolo, con il quale diceva addio alla famiglia. Nessuno si aspettava una scelta così drammatica da parte dell’uomo: al lavoro non si erano accorti che avesse dei problemi o che fosse particolarmente giù. L’uomo, un chimico, lavorava all’Inarca, azienda metalmeccanica da quasi mezzo secolo a Vigodarzere, che ha anche un reparto in cui si maneggiano sostanze chimiche. Lui aveva a disposizione il cianuro e conosceva bene dosi ed effetti che causa all’organismo una volta ingerito, ovvero l’impossibilità per il sangue di ossigenarsi: la morte arriva per arresto cardiocircolatorio in poco tempo. Dopo aver disposto il messaggio di addio e assunto il cianuro, l’uomo è caduto e lì lo hanno trovato i colleghi. Inutile la corsa dell’ambulanza del 118 di Camposampiero: il medico ha compreso subito, dalle condizioni del corpo e dall’odore nell’aria, che si trattava di avvelenamento da cianuro. I carabinieri di Vigodarzere hanno parlato con titolari e dipendenti della ditta e con moglie e figlia, per cercare di risalire alle motivazioni che lo hanno spinto a scegliere una giornata di ottobre per abbandonare tutto e tutti e lasciarsi la vita alle spalle.
Cristina Salvato
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