Chirurgia della mano vittima del restyling dei servizi ortopedici

Il primario va in pensione e la specialità viene inglobata nel super-reparto destinato a diventare un Cto nel 2015
Di Giusy Andreoli
POLETTO NUOVA ORTOPEDIA CAMPOSANPIERO POLETTO NUOVA ORTOPEDIA CAMPOSANPIERO
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CAMPOSAMPIERO. Il primario va in pensione e l’Usl 15 anticipa l’accorpamento delle attività ortopediche e traumatologiche in attesa dell’arrivo del Cto nel 2015. Dopo sette anni, la specializzazione considerata il fiore all’occhiello del’ospedale “Pietro Cosma”, ossia l’Unità operativa semplice a valenza dipartimentale Chirurgia della Mano, dall’1 maggio è stata disattivata e torna a far parte dell’Unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia. Alla stessa data, e con gli stessi obiettivi, vengono anche riassorbite le attività nella competenza della struttura semplice Chirurgia dell’arto superiore. In pratica, tutto il personale del comparto è stato di conseguenza riassegnato a Ortopedia e Traumatologia, dirette dal dottor Sandro Facchinelli. Spetterà a lui, ora, riorganizzare le attività di Chirurgia della mano per poter meglio definire l’assetto organizzativo, da sottoporre poi all’approvazione della dirigenza sanitaria Usl 15.

Chirurgia della mano nacque nel 2007 per volontà dell’allora direttore Pietro Gonella. Che per attivarla chiamò dall’ospedale di Mirano i chirurghi Giampaolo Fasolo e Bruno Breda. Breda diventò il primario del nuovo reparto e lo è rimasto fino al 30 aprile scorso, Fasolo divenne primario di Pronto soccorso. Una mossa “politica” che fece storcere il naso a parecchi. Se da una parte la decisione di disattivare Chirurgia della mano può sembrare un impoverimento, dall’altro va nell’ottica delle indicazioni regionali che impongono risparmio e razionalizzazione dei costi.

La disattivazione comunque soddisfa coloro che sin dal primo momento sono stati critici nei confronti della specialità, perché di fatto si creava un doppione con Ortopedia e Traumatologia, un reparto che offre gli stessi eccellenti servizi a costi inferiori. Basti pensare che c’è sempre stata la possibilità di rivolgesi a Ortopedia per le visite specialistiche pagando il solo ticket. «Abbiamo semplicemente anticipato quanto previsto dalle schede ospedaliere», spiega il dg dell’Usl 15 Francesco Benazzi. «Il dottor Fabio Brunato, che era in Chirurgia della mano, resta assegnato al reparto di Ortopedia e Traumatologia diretto da Facchinelli, dove il dottor Fasolo ha un contratto di 10 ore come specialista ambulatoriale esterno. L’anno prossimo, quando arriverà il Cto, verranno organizzate le sale operatorie e anche i chirurghi della mano, come tutta l’Ortopedia, dovranno essere reperibili per i traumi».

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