Chiude il Corallo

MONSELICE. Scompare l’ultimo cinema rimasto all’ombra della Rocca. Pare ormai votato inesorabilmente alla chiusura il Corallo, dopo ben 55 anni di proiezioni: la struttura, di proprietà della parrocchia del Duomo, ha cessato da tre mesi l’attività. Per Monselice è un pezzo di storia che scompare: la prima proiezione al Corallo data al lontano 1957, quando la chiesa di San Luigi fu sconsacrata e destinata dalla parrocchia a sede del cinema. Il Corallo era rimasto l’ultimo cinema della città, quasi un baluardo rispetto al proliferare delle asettiche multisale. L’ultimo dei quattro cinema presenti negli anni Sessanta, il Cinema Roma, l’Italia e l’Astoria, chiuso un decennio fa. «Il Cinema Corallo è stato orgogliosamente gestito da alcuni volontari che con molta passione, fino all’ultimo, hanno creduto al rilancio dell’attività» spiega Gianni Ennio, collaboratore incaricato dalla parrocchia per il cinema, insieme ad altri come Antonio Brunello, che si è sempre occupato della programmazione dei film. «Poi, però, i volontari si sono dovuti scontrare con il bilancio piuttosto negativo delle casse del cinema e allo stesso tempo con la necessità di rimodernamento degli ambienti e della tecnologia, ma soprattutto soccombere di fronte al silenzio assordante che ha accompagnato lo spegnersi dell’ultimo cinema di Monselice». Ora, dopo la proiezione degli ultimi film e il concerto del 5 maggio scorso, tutto tace.
«Anche l’amministrazione comunale sarà chiamata far sentire la sua voce, per cercare una possibile collaborazione per ridare a Monselice il suo unico cinema» continua Ennio. «Prima delle risorse è necessario recuperare l’entusiasmo, la voglia di rilanciare un luogo che, se opportunamente valorizzato, può dare ancora tanto a Monselice e ai suoi abitanti. È altresì necessario credere che la cultura cinematografica non sia inevitabilmente prerogativa delle multisala, ma passi anche attraverso luoghi familiari, gestiti con un particolare stile, collocati appena fuori dalla porta di casa o raggiungibili a piedi in centro». «Cercheremo di fare comunque il cinema estivo all’aperto, e ci incontreremo per la parrocchia per valutare possibili soluzioni» assicura il vicesindaco Gianni Mamprin. «Purtroppo sarà difficile riuscire a salvare il Corallo, perché le risorse necessarie sono ingenti».
Francesca Segato
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