Chiude il negozio “L’Angolo dei fiori” l’ultima luce di piazza del Sindacato
CADONEGHE. Piazza del Sindacato a Cadoneghe dall’inizio dell’anno è più buia: ha abbassato la saracinesca anche l’ultimo negozio rimasto dentro la piazza, la fioreria “L’Angolo dei fiori”. A parte il supermercato Alì e qualche attività, il commercio è proprio spento. Uno spiraglio di ottimismo pare offrirlo un negozio le cui vetrine sono oscurate dalla carta e che dentro ha installato degli scaffali espositori, come nelle cartolerie. Il commercio in piazza del Sindacato non è mai decollato veramente: tante attività hanno aperto e chiuso poco tempo dopo. A parte l’Alì, la vera istituzione era però “L’Angolo di fiori” gestito da Marina Bertorelle.
In 18 anni di attività è stata la custode dei momenti felici e tristi dei suoi tanti clienti: ha gioito con loro per le nascite, i compleanni e i matrimoni, e li ha consolati quando hanno dovuto accompagnare nel loro ultimo viaggio i loro cari. «Sono stata anche un po’ psicologa» sorride Marina Bertorelle: il suo sorriso, come gli occhi azzurri, sono il suo segno distintivo e inconfondibile. Oltre alla bravura e alla gentilezza, ovviamente. In tanti anni ha visto passare amministrazioni, residenti, colleghi negozianti dal suo punto privilegiato nell’angolo della piazza, accanto a villa Ghedini, sede della ludoteca. Marina ha chiuso il 31 dicembre, per godersi la meritata pensione dopo quarant’anni di lavoro, nel commercio. «Sono stata contattata da una persona intenzionata a rilevare l’attività» rivela, «però non ho idea se la fioreria riaprirà di nuovo. In tanti, sapendo che cedevo l’attività, si erano fatti avanti a chiedere informazioni, ma al giorno d’oggi, più che un problema di soldi per avviare l’attività, a spaventare sono gli orari. Si lavora sabato e domenica, le feste sono i giorni in cui si vende di più È una vita ricca di soddisfazioni, ma molto sacrificata e non tutti accettano di farla». La piazza, quindi, potrebbe rimanere vuota per un bel po’: ci si è trasferito qualche anno fa un centro estetico, poi c’è la sede di un’attività che si occupa di oggettistica in stile country, un dentista e lo studio medico, e da non molto anche uno studio di commercialista. I primi anni il commercio stentava a partire perché gli affitti erano cari; poi c’è da dire che una piazza interna attira poco, in quanto non ha vetrine visibili dalla strada. Tra le attività che vi si sono avvicendate ci sono state una gelateria, due cartolerie, una merceria, un’agenzia di viaggi, un laboratorio di pelletteria, dei negozi di abbigliamento, uno di detersivi sfusi, una ferramenta. Gli ultimi ad abbassare la saracinesca sono stati l’enoteca e il negozio che vendeva macchine del caffè, che un giorno ha chiuso e non ha riaperto più. Diversa la situazione dei negozi di barbiere e parrucchiera e quello degli articoli per animali: sono attivi da anni perché pur facendo parte del medesimo stabile, hanno l’affaccio su via Rigotti. ––
Cristina Salvato
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova