Chiude il tirolese Furlan in piazza della frutta: «Non c’è più ricambio»

PADOVA. Dopo 45 anni di intensa attività “Furlan”, lo storico negozio tirolese di piazza della Frutta, chiude. Lo annunciano i titolari, Paolo e Francesca Furlan e lo si legge anche in un avviso affisso alle vetrine. All’interno dello stabile, 300 metri quadrati suddivisi in due piani, di proprietà di Paolo Furlan, ormai non c’è quasi più niente. L’unica merce rimasta è in vetrina o in qualche scaffale del piano terra. I capi d’abbigliamento e gli arredi tirolesi rimasti nel negozio sono invece in vendita.
«Come abbiamo anche scritto nella comunicazione sulle vetrine dobbiamo arrenderci all’età, agli acciacchi e alla mancanza di un ricambio generazionale. Io ormai ho 69 anni, è arrivato il momento che vada in pensione, e i miei figli hanno intrapreso altre strade lavorative», spiega Paolo Furlan che si appresta a chiudere con «malinconica allegria e con allegra malinconia».
«Da una parte sono felice, dopo tanti anni di intensa attività tra negozio, fiere all’estero e impegni lavorativi, finalmente avrò un po’ di riposo, dall’altro lato mi dispiace. Questo era il negozio che mi ha lasciato mio padre e in cui io e mia moglie ci siamo spesi per tutta la vita». Il punto vendita, specializzato in articoli di abbigliamento montanaro e tirolese, in questi anni è resistito bene alla crisi grazie ad una clientela di nicchia, e affezionata.
«A parte qualche padovano che ha la casa in montagna o che ama vestirsi d’inverno in stile montanaro, la maggior parte della nostra clientela proviene da tutta Italia. Sono clienti fidelizzati, e ne abbiamo avuto conferma dalle numerosissime dimostrazioni di affetto giunte alla notizia della chiusura. Clienti che sanno di poter contare sulla qualità della nostra merce. Io e mia moglie abbiamo sempre comprato i capi d’abbigliamento nelle migliori fiere, soprattutto di Austria e Germania», continua Paolo Furlan. «Non è un lavoro facile. Bisogna conoscere bene le lingue, avere la passione di quello che si vende e saper scegliere i capi giusti. I negozi di adesso sono quasi tutti in franchising, comprano la merce, se la vendono bene, se no la mandano indietro. Nei negozi come il nostro non è così».
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