Chiude la Polizia postale di Padova: «Effetto della spending review»

La denuncia dei sindacati di polizia: «La scure si abbatte su Padova ma è un ufficio strategico per i cittadini». L’ufficio padovano verrebbe accorpato a quello di Venezia

PADOVA. La «spending review» si abbatte sulla polizia postale di Padova che sarà accorpata a quella di Venezia. È la denuncia che arriva dai sindacati di polizia in una nota firmata da tutte le sigle sindacali degli agenti. «Il dipartimento risponde alla cieca richiesta di tagli arrivata dalla politica, formulando una sorta di riorganizzazione dei presidi di polizia: ecco dunque la scure che si abbatte anche su Padova con la soppressione di un ufficio di polizia assolutamente strategico e unico a favore dei cittadini. Uno smantellamento che porterebbe gravi conseguenze ai cittadini e al fabbisogno di sicurezza che questi tutti i giorni chiedono alla Polizia Postale», sottolineano i sindacati.

A daccompagnare la protesta i numeri dell’attività dell’ufficio di Padova: oltre mille denunce raccolte negli uffici di Padova, 80 persone denunciate, una media di 50 richieste di intervento al giorno, il sequestro di oltre 120 computer in un anno. In un momento in cui i reati commessi sulla rete sono in netto aumento ed è sempre più necessaria una sorveglianza, soprattutto per tutelare i minori.

«I poliziotti hanno portato le proprie competenze investigative e tecnologiche in moltissime scuole, attraverso altrettanti incontri con centinaia di studenti - ribadisce la nota dei sindacati - Incontri che hanno portato ad un vero e proprio passa parola su quelle che possono essere le insidie provenienti dalla navigazione del web, sino a trattare temi quali il "cyber bullismo" in rete. Incontri così apprezzati sul territorio, che lo stesso compartimento Veneto di Polizia Postale, ha programmato dei progetti in tutto il Veneto anche per l'anno scolastico 2014».

L’ufficio della Polizia Postale di Padova è formato da 13 poliziotti altamente specializzati che in caso di chiusura verrebbero in parte assorbiti dalla Questura e in parte accorpati dal Compartimento di Venezia. «Una vera beffa poiché l'attività di questi nostri colleghi è a costo zero visto che sono le Poste ad ospitare fisicamente l'ufficio - spiegano i sindacalisti - Tra l'altro, la nuova convenzione ha già previsto un nuovo ufficio da mettere a disposizione da settembre 2014».

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