Chiude Upim, negozio storico Il manager: «Affitto troppo alto»

La decisione sarebbe stata però presa anche nell’ambito di una riorganizzazione del Gruppo E nei 600 metri liberi potrebbero arrivare Coin Casa oppure il supermercato di lusso Eat’s
Di Felice Paduano
UPIM IN PIAZZA GARIBALDI CHIUDE PER AFFITTO TROPPO ALTO
UPIM IN PIAZZA GARIBALDI CHIUDE PER AFFITTO TROPPO ALTO

Upim (Unico Prezzo Italiano Milano), il primo grande magazzino aperto in città nel lontano 1929 in piena epoca fascista, chiude i battenti. Il negozio che si trova all'angolo tra piazza Garibaldi e la galleria omonima e che fino al 1989 occupava gli spazi attuali della Rinascente (ai tempi in cui il marchio milanese era di proprietà della famiglia Agnelli), chiuderà i battenti sabato 7 marzo.

Le cause della chiusura

«Affitto troppo alto», spiega l'amministratore delegato Stefano Beraldo facendo riferimento al canone pagato per i 600 metri quadri di proprietà di una società della famiglia Zerbin; locali che erano stati acquistati da un'immobiliare del Gruppo Benetton e che, in precedenza, erano di proprietà di un fondo della Bnl. Non è però escluso che la chiusura di Upim, oltre che per una questione di affitto, possa essere stata decisa nell’ambito di un piano di ristrutturazione generale. L’Upim, infatti, fa parte del gruppo veneziano Coin che gestisce anche Oviesse (i negozi di riferimento si trovano in città in via Altinate, in Largo Europa e in via Tiziano Aspetti, all'Arcella, in Galleria Pam).

Ipotesi di nuovi arrivi

In pratica nei locali occupati dall'Upim potrebbe essere spostato l'attuale settore Coin Casa, oggi ubicato al piano inferiore del punto vendita in via Altinate oppure, ancora, potrebbe essere aperto il supermercato alimentari di lusso chiamato Eat's Food Market del Gruppo Coin nel Veneto, il secondo dopo quello già aperto a Verona. In Italia i primi due Coin alimentari sono stati aperti all'interno del grande magazzino che si trova a Roma, quartiere Prati e in quello gemello di Milano, in piazza Cinque Giornate. In ogni caso i sei dipendenti attuali del negozio Upim, dei quali solo tre assunti a tempo indeterminato, non perderanno il posto di lavoro e saranno impiegati all'interno di Upim-Centro Commerciale Matrix a Perarolo di Vigonza e negli altri store della città, sempre griffati Coin e Oviesse. I negozianti del centro e di piazza Garibaldi sono preoccupati per il futuro della struttura: confidano nell’arrivo di attività commerciali nuove e che i locali non restino vuoti con pregiudizio per l’intera area del centro.

Sconti e assalto al negozio

Prevedibile, nel frattempo, l'assalto agli scaffali del grande magazzino in chiusura. Una folla si è riversata nel negozio dal momento in cui, all'esterno del punto vendita, sono stati affissi i manifesti con gli annunci dei supersaldi, per cessata attività, con sconti che vanno dal 20 al 70%. Il settore più affollato, sin dalle dieci di mattina, è risultato il piano inferiore - un continuo viavai di persone - dove ci sono gli articoli per l'abbigliamento uomo e bambino e quelli per la casa e per l'igiene personale dell'azienda Croff. La fila davanti alla cassa è durata, praticamente, per tutta la giornata di ieri, fino all'ora di chiusura. «Con cinquanta euro mi sono portata a casa veramente tanta roba», afferma M.F , una donna di 54 anni residente all'Arcella che ieri ha fatto incetta di merce al negozio di piazza Garibaldi: «La chiusura dell'Upim mi rattrista un poco. Da sempre era il mio negozio preferito perché coniugava il prezzo alla qualità. Speriamo solo che, al suo posto, non arrivi un'altra attività commerciale gestita da cinesi».

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